Frosinone, tifosi del Napoli aggrediti dagli ultras della squadra ciociara

0
243
Tifoso Napoli aggressione ultras Frosinone
Dalle pagine Facebook della società sportiva Calcio Napoli e la Frosinone Calcio

Tifoso Napoli aggressione ultras Frosinone: alcuni tifosi del Frosinone hanno accerchiato e aggredito un tifoso del Napoli dopo la partita. Il racconto dell’aggressione riportato sui social. Ma parrebbe non essere stata l’unica aggressione.

Ti consigliamo come approfondimento-Palermo, i Carabinieri cercano i cellulari degli accusati dello stupro di gruppo

Tifoso Napoli aggressione ultras Frosinone fuori allo stadio

italia rivalità calcio coppe italiane, super league calcio, scudetto inter assembramentiUn giovane tifoso napoletano ha raccontato sui social di essere stato aggredito dai tifosi del Frosinone. Il ragazzo ha denunciato: “A fine gara aspettiamo i giocatori per un saluto prima che lascino il campo. Usciti dal settore ci dirigiamo verso il Parcheggio, indossando sempre la maglia del Napoli. Non avevamo pensato che bisognasse passare verso la curva della squadra locale. Iniziano i primi insulti. Si avvicinano, intimano di toglierci la maglietta. Siamo stati circondati da 5/6 individui palesemente pericolosi vengo improvvisamente aggredito. Ricevo uno sputo in faccia e subito dopo un pugno che mi stordisce completamente; intanto, resto da solo e non vedo più il mio amico. Senza maglia e con la faccia sporca di sputo, con un dolore al collo e con il labbro che man mano si gonfia, mi dirigo verso l’Ambulanza.”

Ti consigliamo come approfondimento-Genitori regalano una casa su una nave da crociera alle figlie: così gireranno il mondo

Tifoso Napoli aggressione ultras Frosinone dopo la partita

Roma infermiere aggreditoIl ragazzo poi continua: “Il collo mi causava dolori e accertata con una TAC la contusione, mi dicono tenere il collare per 4 giorni. Di questa partita mi resteranno diverse immagini. Non m’importa della maglia sottratta, la “N” ce l’ho incisa nel cuore. Mi resterà l’affetto degli infermieri e soprattutto le scuse di un ragazzo con la maglietta del Frosinone. Questo ragazzo fuori l’ospedale mi ha teso la mano dopo aver saputo dell’accaduto. Mi resterà soprattutto un grande senso di smarrimento e frustrazione. Perché nel 2023 non posso godermi la mia passione. Perché quel pallone che tanto amo continua ad essere “sporcato” da persone che non cercano altro che uno sfogo per la propria rabbia.”

Conclude: “Gli stadi trasudano razzismo, etnico e territoriale. Le strade ad essi circostanti sono ancora piene di violenza. Ho 19 anni e seguirei i miei colori fino in capo al mondo, eppure mi trovo costretto a dare ragione alle ansie di mio padre che non si fida nel lasciarmi girare gli stadi. Perché ad oggi il tifo è uno sport pericoloso. Spero che le società facciano il possibile per ripulire gli stadi da questa feccia che da troppo tempo li abita. Tornato a casa alle 01:00 indosso un’altra maglia azzurra, della fede tanto non possono spogliarmi”.

Ti consigliamo come approfondimento-Paestum, quad elettrico gratuito ai disabili per visitare il sito archeologico

Tifoso Napoli aggressione ultras Frosinone: testimonianza

Dalla Pagina Facebook del consigliere regionale della Campania e deputato Pasquale di Faenza

Anche il consigliere regionale della Campania Pasquale Di Fenza ha denunciato un’aggressione da parte dei tifosi del Frosinone. Il consigliere racconta di essere, lui e le persone con lui, stati rincorsi, offesi e minacciati da un gruppo di tifosi locali. Si è trattato di un vero e proprio tentativo di aggressione ai danni suoi e di un suo amico al termine della gara vinta dagli azzurri. Il consigliere ha detto: “Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto. Non è possibile che dopo una partita di calcio, bisogna avere paura di abbandonare lo stadio. Desidero ringraziare il Presidente del Frosinone Stirpe che mi ha concesso gli accrediti in tribuna per assistere alla partita. Mi complimento con la società e la prefettura che hanno organizzato un servizio d’ordine ottimale. Peccato per questa brutta macchia che fa male al calcio, alla tifoseria ciociara e alla Seria A.”

Conclude: “Abbiamo avuto tanta paura ma fortunatamente ce la siamo cavata. Poteva finire molto male. Non è la prima volta che episodi drammatici, come la morte del giovane Ciro Esposito, iniziano proprio cosi, da un tentativo di aggressione. Con il nuovo governo ci auguriamo che si cambi passo negli stadi”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

tre × 3 =