Tomba Alfredino svastiche comparse nella notte sul luogo di sepoltura del piccolo che perse la vita nel pozzo di Vermicino. La mamma ha commentato incredula il vandalismo sulla tomba del figlio.
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Tomba Alfredino svastiche disegnate nella notte
Aperte le indagini già alle prime luci dell’alba. La famiglia Rampi e le associazioni in memoria del piccolo Alfredino si sono risvegliate con un vandalismo ignobile e senza senso. Ad accorgersi per primo dell’atto vandalico è stato un passante che ha avvertito subito le Forze dell’Ordine. Ora si spera che le telecamere di sorveglianza possano rivelare chi ci sia dietro un gesto tanto ignobile. La donna intervista dal messaggero ha commentato incredula l’accaduto. “Quando ho visto la tomba ridotta così è stato uno choc è un grande dolore”. La foto della deturpazione della tomba è già finita sui social generando astio e disgusto. Sin dalla sua tragica morte nel 1981 il piccolo Alfredino era entrato nel cuore di tutti gli italiani. Vedere la foto del piccolo circondato da svastiche ha indignato in poco tempo tutti.
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Tomba Alfredino svastiche l’accusa della mamma
A commentare incredula è la mamma di Alfredino, Franca Rampi. Il suo volto noto a chi nell’estate del 1981 rimase incollato alla televisione. A vedere la disperazione della giovane mamma Rampi mentre sperava di poter riabbracciare il figlio. Ora gli anni sono passati, ma il dolore sul suo volto permane. Questa volta la sua rabbia è indirizzata ai teppisti. Coloro che hanno profanato la tomba del figlio. “Chi ha disegnato svastiche ed insulti sulla tomba di mio figlio è un vigliacco. È un gesto terribile, uno sfregio alla memoria della nostra famiglia”. La signora Rampi afferma di avere già intuito perché un simile gesto sia avvenuto. “L’unica spiegazione è che si sia trattato di gesto di un folle o di qualcuno che voleva attirare l’attenzione”.
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Tomba Alfredo svastiche, incredula anche l’associazione in ricordo di Alfredino
L’accaduto è stato commentato anche dall’Associazione in ricordo di Alfredo Rampi. I responsabili dell’associazione hanno condiviso l’incredulità e la rabbia dei genitori Rampi. “Vicini a Franca e Nando Rampi. Feriti ancora una volta nella loro intimità dalla insensatezza e dalla scempiaggine di questo gesto. Nostro compito è anzitutto tutelare la famiglia Rampi, tutti i volontari e gli amici che si sono sentiti colpiti insieme a loro e, al contempo, la città di Roma e tutti gli italiani che hanno a cuore la storia di Alfredo. Vogliamo restare dalla parte di chi denuncia con fermezza ogni barbarie, ma senza odio o rancore. Dalla parte della speranza e della bellezza che non possono essere mai deturpate. Dalla parte di chi continua a sognare nel suo nome un Paese più sicuro e sereno, a misura di bambino”.
