Torino condannata Selvaggia Lucarelli: la giornalista dovrà risarcire 16mila euro a Claudio Foti per diffamazione. Tale accusa è legata a un post Facebook del 2019 sul caso Bibbiano. Lucarelli aveva fatto affermazioni non provate, danneggiando la reputazione di Foti. La sentenza evidenzia i limiti della libertà di espressione sui social media.
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Torino condannata Selvaggia Lucarelli per diffamazione
Il Tribunale civile di Torino ha recentemente condannato Selvaggia Lucarelli a risarcire Claudio Foti, psicoterapeuta coinvolto nel caso Bibbiano, per diffamazione. La sentenza, emessa il 20 agosto, è legata a un post pubblicato su Facebook da Lucarelli nel luglio 2019. La giornalista aveva fatto affermazioni considerate diffamatorie. In particolare, Lucarelli aveva accostato Foti a un caso di abuso sessuale su un minore nella provincia di Cagliari. Questo aveva portato al suicidio di Agnese Usai, indagata per abuso. Secondo il tribunale, le affermazioni di Lucarelli non erano supportate da prove e superavano i limiti della continenza verbale. Claudio Foti, difeso dall’avvocato Luca Bauccio, aveva chiesto un risarcimento di 40mila euro. Ma il tribunale ha stabilito una somma inferiore, pari a 16mila euro. Inoltre, Lucarelli dovrà eliminare il post incriminato dalla sua pagina social.
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Torino condannata Selvaggia Lucarelli: danno alla reputazione di Foti
La giudice ha considerato le espressioni utilizzate da Lucarelli come particolarmente gravi, pur sottolineando che non hanno completamente superato i limiti della continenza verbale, ma hanno comunque arrecato un danno significativo alla reputazione di Foti. L’avvocato Bauccio ha commentato la sentenza affermando che questa decisione rappresenta un’importante vittoria per il suo assistito, la cui reputazione è stata pesantemente danneggiata dalle accuse di Lucarelli. Bauccio ha accusato Lucarelli di aver avviato una vera e propria campagna mediatica contro Foti, basata su accuse false e infondate, senza alcun rispetto per la presunzione di innocenza. Secondo Bauccio, l’onore e la reputazione di Foti sono stati sacrificati per ottenere visibilità sui social media, in un contesto di totale mancanza di scrupoli. La vicenda si inserisce nel più ampio contesto del caso Bibbiano, una complessa indagine che ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media. Foti, pur coinvolto nell’inchiesta, è stato assolto definitivamente.
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Torino condannata Selvaggia Lucarelli: troppi interrogativi
Tuttavia, l’episodio ha avuto un impatto significativo sulla sua vita personale e professionale, con ripercussioni anche sulla sua immagine pubblica. La sentenza del Tribunale civile di Torino potrebbe rappresentare un precedente significativo nel dibattito sulla responsabilità e i limiti della libertà di espressione sui social media. Il caso solleva interrogativi importanti su come i contenuti pubblicati online possano influenzare la reputazione e la vita delle persone, e su quali siano i confini tra libertà di parola e diffamazione. La decisione del tribunale invita a riflettere sul potere dei social media nel plasmare l’opinione pubblica e sull’importanza di un uso responsabile di tali piattaforme. Selvaggia Lucarelli, nota per il suo stile spesso provocatorio, dovrà ora fare i conti con le conseguenze legali delle sue parole, in un caso che potrebbe avere ripercussioni anche in futuro, influenzando il modo in cui si discutono e si affrontano pubblicamente questioni delicate.