Torre del Greco, bimbo annegato spinto da madre: “Credevo fosse disabile”

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Torre del Greco bambino annegato a mare. Dopo un interrogatorio alla madre quest’ultima confessa di averlo ucciso perché pensava avesse un ritardo mentale. L’accusa adesso è di omicidio colposo.

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Torre del Greco bambino annegato: la ricostruzione dell’accaduto 

genitori ritrovano figlio, torre del greco bambino annegato La tragedia è avvenuta sul lungomare di Torre del Greco la sera del 2 gennaio. Secondo le prime ricostruzioni sembrerebbe che la donna si sia allontanata da casa con il figlio di due anni intorno alle 21 di sera. Il marito rimasto in casa avrebbe subito allertato le Forze dell’Ordine. La donna si sarebbe poi recata sul lungomare con il figlio. Qui avrebbe spinto prima il piccolo di due anni nel mare gelido. Secondo le testimoninaze dei passanti la donna avrebbe tentato di gettarsi in mare subito dopo il figlio, ma sarebbe stata fermata dai presenti sulla scena. I primi a notare la sagoma del piccolo in mare sarebbe stato un gruppo di giovani ragazzi. Capendo che si trattava di un bambino si sono gettati subito in mare. Purtroppo avrebbero raggiunto il piccolo troppo tardi. Il corpo del bambino è stato trasportato sulla sabbia. L’ambulanza giunta subito sul posto ha accettato il decesso del bambino. 

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Torre del Greco bambino annegato: i motivi del folle gesto 

caserta carcere violenze, torre del greco bambino annegato Sin da subito la donna è stata fermata dalle Forze dell’Ordine per delineare le dinamiche della vicenda. Dopo diverse ore di interrogatorio sarebbe emersa la straziante verità. A quanto pare la donna avrebbe gettato il figlio a mare perché convinta che il bimbo avesse un ritardo di tipo mentale. Una disabilità tra l’altro che non sembrerebbe essere stata supportato da nessun referto medico. Non è ancora chiaro quindi come la donna sia arrivata a questa ipotesi. La donna verrà ora trasferita al carcere di Pozzuoli con l’accusa di omicidio volontario. 

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