Trappola Agenzia Entrate? L’agguato è dietro l’angolo. Il Natale, con tutti gli acquisti che ne conseguono, è alle porte, ma bisogna fare molta attenzione. Con la riapertura della maggior parte dei negozi, gli italiani tendono a prediligere lo shopping sfrenato. In questo caso, bisogna seguire alcune regole per non ritrovarsi una segnalazione all’UIF (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia) e all’Agenzia delle Entrate.
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Trappola Agenzia Entrate e shopping natalizio: cosa può succedere?
Stando ad un sondaggio di IZI e di Comin & Partners:
- Nel 2020, il 12% spenderà per i regali la stessa cifra dell’anno scorso. Il 34% spenderà, invece, meno di 100 €;
- La spesa media di quest’anno si aggirerà intorno ai 236 €. Nel 2019, invece, si attestava intorno ai 340 €;
- Il 53% degli italiani non farà a meno dello shopping nei negozi aperti;
- Il 46% acquisterà online.
Il fatto che gli italiani prediligano acquistare negli esercizi commerciali è un punto a favore per l’economia degli esercenti. In un periodo difficile come questo, molte serrande sono rimaste chiuse per tante settimane, a volte definitivamente. Lo shopping natalizio è diventato, quindi, un’opportunità per provare a rialzare gli introiti del commercio in difficoltà.
Nonostante il governo abbia attivato il “cashback”, sono ancora molti gli italiani che preferiscono pagare in contanti. Per poterlo fare, è necessario recarsi al bancomat e prelevare il denaro. Proprio in questa azione, che all’apparenza sembra comune e semplice, può celarsi la famigerata “trappola Agenzia Entrate”.
In fase di prelievo, bisogna rispettare alcune leggi per non finire nei controlli dell’Agenzia delle Entrate e dell’UIF.
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Trappola Agenzia Entrate: ecco chi è coinvolto
Nonostante tutti i buoni propositi per il periodo natalizio, si rischia di incappare nei controlli dell’Agenzia delle Entrate e dell’UIF. Questa situazione si verifica nel momento in cui le banche vedono un proprio cliente prelevare cifre al di sopra dei diecimila euro. In tal caso, l’ufficio bancario deve inviare una segnalazione all’UIF, che provvederà ai dovuti controlli. L’unità potrà fare ricerche per verificare la presenza di operazioni sospette, come il riciclaggio di denaro o il finanziamento del terrorismo. Successivamente, la notifica passa all’Agenzia delle Entrate, la quale può individuare i contribuenti da esaminare. Quella della “trappola Agenzia Entrate” altro non è che un controllo incrociato di due enti per evitare l’evasione fiscale.
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Trappola Agenzia Entrate: ecco come evitarla
- Preferire pagamenti con sistemi tracciabili ai contanti. In questa circostanza, è possibile anche usufruire del Cashback del 10%;
- Ritirare 1.000 euro alla volta se si necessita di una grossa cifra, e di dilazionarla in più mesi;
- Non spendere subito i contanti ritirati se hanno un importo uguale o superiore a 2.000 euro;
- Non trasferire i contanti a un’altra persona se hanno un importo uguale o superiore a 2.000 euro.
Vale principalmente la regola del buon senso nel gestire le proprie faccende economiche pur di non cadere nella Trappola Agenzia Entrate.