Tredicenne abbandonato madre: il ragazzino ha vissuto per 5 mesi da solo in una casa senza riscaldamento. Il tredicenne è stato abbandonato dalla madre in una casa tra il freddo e la sporcizia. La vicenda è avvenuta in Scozia. I servizi sociali sono intervenuti in soccorso del ragazzino.
Tredicenne abbandonato madre: vive solo per 5 mesi
Una vicenda paradossale in Scozia: un ragazzino di 13 anni è stato abbandonato dalla madre in una casa. Il tredicenne viveva tra gelo e sporcizia. Infatti, la casa mancava di riscaldamento e il piccolo vi ha trascorso tutto l’inverno all’interno. Inoltre, il ragazzino viveva tra biancheria sudicia, piatti ammuffiti, cibi surgelati e sporcizia in tutti gli angoli. Il tredicenne si nutriva di cibi in scatola e ciotole di cereali. Di notte dormiva su un materasso sporco nel soggiorno, l’unica stanza un po’ più calda dell’appartamento. La vicenda è avvenuta a Dundee, in Scozia. La madre del ragazzino è Michelle Williamson, una donna di 36 anni con nove figli a carico. La richiesta di andare a vivere da solo è partita dal ragazzino. Il tredicenne voleva avere più spazio per sé in casa. La mamma avrebbe deciso di assecondare la richiesta del figlio.
I Servizi sociali di Dundee intervennero per togliere il ragazzo da questa situazione. Tale situazione è stata definita “squallida” dai media britannici. Tutto ciò risulta dalla ricostruzione dei fatti da parte della Corte di Giustizia di Dundee. In municipio prima di allora nessuno aveva mai sollevato preoccupazioni riguardo a Williamson e ai suoi figli. Il calvario del ragazzino è giunto ai titoli di coda dopo una telefonata anonima al comune, che ha avvertito gli operatori sociali della sua situazione. Questi a loro volta hanno chiesto alla Polizia di effettuare le opportune verifiche. Gli agenti sono allora giunti nell’appartamento nel quartiere di Kirkton. La porta di casa venne aperta loro dal ragazzino, che in un primo momento disse che la madre era via per negozi. Il tredicenne si offrì di chiamare la madre per dare conferma. Dopo sollecitazioni degli agenti, però, il ragazzino raccontò la verità.
Il procuratore Dev Kapadia che ha gestito la vicenda ha raccontato che il ragazzino avrebbe confidato agli agenti il motivo. Il tredicenne ha detto che aveva escogitato quella situazione per avere più spazio e una propria indipendenza. Secondo quanto raccontato dagli agenti c’erano cinque sterline sul contatore. Inoltre, gli agenti hanno detto che la casa era fredde, con ciotole e piatti sporchi abbandonati in ogni posto. Dalle indagini è emerso che il ragazzo sopravviveva mangiando fino a tre ciotole di cerali al giorno. Alcune volte la madre gli portava del cibo surgelato. La madre del ragazzino lavorava come assistente sanitaria in una clinica privata. La donna, a seguito del ritrovamento del figlio, è stata arrestata. La donna è stata licenziata e condannata a 160 ore di lavori socialmente utili.
Tredicenne abbandonato madre: interviene lo sceriffo
Sulla vicenda è intervenuto lo sceriffo John Rafferty. Quest’ultimo ha detto: “Non mi capacito di come qualcuno abbia permesso che questa situazione sia andata avanti per così tanto tempo”. L’avvocato della donna, David Duncan, è intervenuto in difesa della propria assistita. Duncan ha dichiarato: “Williamson ha commesso degli errori gravi, ma ha imparato una lezione importante”. La vicenda sembra conclusa e bisognerà capire se ci saranno ripercussioni sul ragazzino. Il tredicenne voleva solo la propria indipendenza e forse la madre lo ha accontentato troppo presto.