Truffa dei barboncini online, l’ira degli utenti: “Annunci ancora in rete!”

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La truffa dei barboncini online è ancora in atto. Tante sono state le segnalazioni, specialmente in riferimento ad annunci ancora presenti in rete. L’iter che i truffatori seguono è sempre lo stesso: una volta ricevuta la caparra, spariscono. L’abilità nel non farsi scoprire sta nel cambiare velocemente l’identità. Di pari passo, tutte le vittime si stanno organizzando in gruppi whatsapp per raccontare la propria esperienza.

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Nel bel mezzo di una truffa: ecco l’iter dei furfanti della rete

TruffaIl percorso dei truffatori nell’adescare le vittime non è nuovo. Già nei mesi scorsi sono state riscontrate delle segnalazioni in merito. A Cremona e Imperia, all’inizio del 2020 in tanti sono caduti nella truffa della vendita dei barboncini. Su siti come “Subito”, “Ebay” o “Kijiji”, venivano inserite foto di cuccioli con relativo prezzo. I numeri di cellulari associati iniziavano tutti con i prefissi “350” e “351”, difficilmente rintracciabili rispetto agli altri. Una volta contattati i venditori, questi chiedevano un acconto immediato e i dati personali. In seguito, promettevano di inviare il cane a destinazione nel giro di uno o due giorni.  Alcuni, per mostrare la “veridicità” dell’acquisto, inviavano foto e video dei cuccioli e dei furgoni che li avrebbero portati dai nuovi padroni. Ovviamente, nessun cagnolino è mai stato consegnato. In più, i dati personali estorti agli acquirenti venivano usati per creare documenti falsi per perpetuare la truffa.

Attualmente, le vittime si stanno organizzando in gruppi whatsapp per condividere e denunciare. In particolare, coloro che sono stati truffati condividono screenshot delle conversazioni fatte con i furfanti della rete. Al momento, quella delle condivisioni rimane l’unica opzione per informare.

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Nel riminese, un caso di truffa sui barboncini

TruffaNegli ultimi giorni, si parla molto di un caso di truffa avvenuto nel riminese. La vittima è una donna, Roberta Bojanic. Come riporta “La Repubblica”, la signora avrebbe seguito un thread di una certa “Elena Visenti” sul gruppo “Barboncini con e senza pedigree!!!”. Elena ha scritto di aver acquistato un barboncino a 800 euro e che ne erano rimasti solo altri due.

Così, Roberta Bojanic ha contattato Elena Visenti su Facebook per chiedere un parere, e in cambio ha ricevuto il numero del venditore. Si tratta di un certo “Pasquale Bevilacqua” di Battipaglia, provincia di Salerno. Roberta l’ha contattato e gli ha versato una caparra di 400 euro, nonostante lui volesse l’intera somma di 800 euro. “Il cucciolo sarebbe dovuto arrivare la mattina dopo con un autotrasportatore”, ha affermato la vittima. Il giorno seguente, non c’era alcuna traccia del cane. Così, Roberta ha richiamato Pasquale Bevilacqua, il quale le ha risposto che era per strada e che voleva subito un altro bonifico. Subito dopo, la donna malcapitata ha contattato un’altra cliente presente nel gruppo, “Valentina Madaghiele”. La stessa riferisce di essere ancora in attesa del cucciolo, nonostante avesse versato l’intero importo di 800 euro.

Roberta ha così capito di essere stata truffata e si è recata in polizia per sporgere denuncia.

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La truffa del Toy Red fantasma a Vicenza

TruffaUno dei casi di truffa, questa volta per un barboncino Toy Red, è avvenuto nel vicentino. La vittima è “Marta Benazzoli”. La donna ha adocchiato il cucciolo su “Subito”, al prezzo di 960 euro. La truffatrice, una tale “Rossana”, ha subito richiesto l’intera somma e per garanzia ha inviato il proprio documento (falso). Marta, in seguito, ha effettuato un vaglia postale intestato ad un certo “Giuseppe Jannilli”. Il cucciolo Toy Red non è mai arrivato, e così è partita una denuncia alla caserma dei carabinieri di Breganze. Per aiutare altre vittime, Marta ha condiviso la propria storia su Facebook, e proprio sul social network ha fatto un’amara scoperta. È emerso, infatti, che il documento della truffatrice era il documento di una persona truffata prima di Marta.

Con lo stesso cucciolo di barboncino è stata truffata anche un’influencer, Alice Esposito, di 18 anni. La ragazza ha sporto denuncia ai carabinieri e ha condiviso l’esperienza su Tik Tok.

Ciò che più inquieta, così come affermato da Alice, “l’annuncio della truffa è ancora su Kijiji”.  Perciò, almeno per il momento, l’unica arma per arginare questo tipo di truffa rimane la condivisione.