Ritorna l’incubo delle truffe telefoniche anche a Pomigliano d’Arco. Sono diverse, infatti, le segnalazioni giunte alla nostra redazione di tentativi o truffe portate a termine a danni di malcapitati anziani. Con le scuse più varie spesso riescono a estorcere anche fino a 3.000 euro. Ma qual è il modus operandi di questi criminali?
Ti consigliamo come approfondimento – Pensione di cittadinanza 2019: a chi spetta e come ottenerla
Truffe telefoniche: come si sceglie la vittima


La “preda” viene individuata dopo un attento studio fatto sull’elenco telefonico. I criminali prima decidono la zona in cui colpire e poi passano alla selezione dei nomi. Raramente una persona anziana avrà nomi che magari sono più moderni. Quindi l’attenzione ricadrà principalmente sulle persone con nomi tradizionali: Maria, Concetta, Anna, Antonio, Salvatore…
Ma non solo. Spesso gli autori di queste truffe conoscono direttamente l’anziano da “spennare”. E in questo caso le probabilità che l’inganno vada a buon fine crescono a dismisura. Si individua principalmente una persona sola, che possibilmente abbia figli o nipoti.
Ti consigliamo come approfondimento – Pensionati “periferia sociale” dell’Italia
Truffe telefoniche: le “frottole” più utilizzate
«Indovina un po’ chi sono?». Molto spesso è questo l’esordio di una chiamata. In tal modo invogliano la vittima a pronunciare il nome del figlio, del nipote o comunque di un parente o conoscente. In seguito, i truffatori fingono di essere questa persona. E qui ha inizio la storia. Raccontano dell’urgente bisogno di molto denaro per i motivi più disparati: emergenze finanziarie, incidenti, visite mediche, debiti, pagamento di bollette, acquisti di case, automobili o consegne di pacchi. I truffatori tengono la loro vittima sotto pressione, non lasciandogli il tempo di consultarsi con la famiglia. Se la vittima acconsente, si passa alla fase operativa della truffa. Il presunto familiare o conoscente spiegherà alla vittima che non potrà ritirare personalmente il denaro; sarà quindi un amico fidato, un avvocato o un postino a ritirare la somma. In pratica delle figure che avranno un senso a seconda della storia utilizzata.
Ti consigliamo come approfondimento – Farmacie municipalizzate: un vero bene comune al servizio del cittadino
Cosa fare per difendersi?
Ti consigliamo come approfondimento – Asm, a Pomigliano i farmaci si consegnano a casa
Cosa prevede il codice penale?
La circonvenzione degli anziani, per ora, ricade nel reato di truffa previsto dall’art. 640 del codice penale, con pene da uno a cinque anni di carcere e multa da 51 a 1032 euro. Con la nuova legge diventerà un reato autonomo. Sarà applicabile a ogni criminale che “abusando della condizione di debolezza o di vulnerabilità dovuta all’età di una persona, induce taluno a compiere un atto che importi qualsiasi effetto giuridico per lui o per altri dannoso”.