Il turismo spaziale europeo da oggi sarà made in Puglia. Nell’ambasciata italiana di Washington è stato firmato un accordo che nei prossimi anni cambierà la storia Italiana dell’accesso umano allo spazio. Leggi anche – Hyplane: lo shuttle Made in Naples
In occasione dell’evento “Italy-Us Space Cooperation on Suborbital Flights”, Virgin Orbit, Virgin Galactic, e il Gruppo ANGEL di Vito Pertosa, azienda pugliese, fondatore di Blackshape, hanno firmato l’accordo che potrebbe consentire a breve presso l’aeroporto di Grottaglie di iniziare i primi voli suborbitali, che daranno il via al turismo spaziale.
Perché la Puglia e perché l’aeroporto di Taranto-Grottaglie
La Puglia si prepara a ospitare la prima base italiana ed europea per i voli suborbitali della Virgin Galactic, la società famosa per il suo business sul turismo spaziale e proprietà del miliardario Richard Branson. La base sarà costruita nella zona di Taranto-Grottaglie, in cui sorge l’aeroporto “Marcello Arlotta”.
L’agenzia ASI (Agenzia spaziale italiana) insieme a ENAC (Ente Nazionale per l’aviazione civile), ha lavorato per definire i criteri di selezione degli aeroporti nazionali, nell’ottica della scelta del futuro spazioporto italiano:
- Lunghezza della pista;
- Aree di interdizione al volo;
- Presenza di altri aeroporti in vicinanza della fase di atterraggio;
- Spazio aereo;
- Condizioni meteo;
- Sostenibilità ambientale del progetto;
- Numero di interventi necessari per rendere operativo il sito.
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Quello di Grottaglie ha superato egregiamente la selezione e diventerà il primo aeroporto d’Europa ad avere il decreto come spazioporto. Attualmente, dall’aeroporto pugliese parte verso gli Stati Uniti la carlinga dell’aereo più importante della Boeing, il B787 Dreamliner, costruito nello stabilimento di Leonardo a Grottaglie.
Dal punto di vista normativo, serve una legge che regolamenti lo spazio aereo oltre la quota ordinaria dei voli di linea. ENAC (Ente Nazionale per l’aviazione civile) e la FAA (Federal aviation administration) americana stanno creando delle norme apposite (Simile a Quelle americane), per regolamentare i voli suborbitali.
Turismo spaziale: come funzionano i voli suborbitali della Virgin Galactic
La navicella di Virgin Galactic “SpaceShip Two VSS Unity ” di nuova sperimentazione è diversa dalle altre. Non decolla da terra, ma viene lanciata direttamente in quota da un aereo più grande chiamato White Knight.
L’aereo White Knight decolla con SpaceShip connesso sotto la fusoliera. I due velivoli, uniti, raggiunta la quota di oltre 15mila metri, si separano. Allora la navicella SpaceShip Two VSS Unity accende il suo motore a razzo ibrido, inizia una salita accelerando fino a Mach 4.2 raggiungendo un apogeo di 110 Km dove la curvatura della Terra è chiaramente visibile (confine dello spazio internazionalmente riconosciuto come linea Karman 100 km) prima di iniziare la fase di discesa in configurazione “piumata”.
SpaceShipTwo VSS Unity è un aereo spaziale riutilizzabile progettato per trasportare due piloti e fino a sei passeggeri nello spazio suborbitale. Inoltre consentirà di mettere in orbita i microsatelliti prodotti in Italia a costi infinitamente inferiori a quelli dei lanciatori tradizionali.
Il prezzo del biglietto? Troppo caro per i nostri gusti: può arrivare a costare circa 200mila euro. A ogni modo, ci auguriamo di poter vedere presto i primi voli turistici per lo spazio che partono dallo spazioporto pugliese.