Twitter e la lotta alla disinformazione: “Leggete prima di condividere notizie”

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Nelle ultime settimane, il social network Twitter ha cominciato a testare una nuova funzione per far fronte alla disinformazione. Si tratta di un format che verifica la lettura di un articolo prima che questo venga condiviso. In un’era in cui i social media possono essere veicolo di fake news, è sempre bene trovare soluzioni efficaci in grado di tutelare gli utenti.

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La nuova verifica di Twitter per gli utenti Android

ios 14 twitterI programmatori hanno attivato una nuova funzione. Per il momento, però, è disponibile solo per gli utenti statunitensi con sistema operativo Android. L’avviso compare subito dopo aver cliccato sul comando di retweet. Queste le parole di Jack Dorsey, fondatore del social, in un tweet dell’11 giugno 2020: “Condividere un articolo può dare il via a una conversazione, per cui sarebbe opportuno che tu lo leggessi prima di twittarlo. Per promuovere delle discussioni basate su una giusta informazione, stiamo testando un nuovo comando su Android. Quando tu retweetti un articolo che non hai aperto su Twitter, noi ti chiediamo se ti piacerebbe aprirlo”.

Tuttavia, non si tratta di un passaggio obbligatorio. L’utente, infatti, può ignorare l’avviso e proseguire. Quello di Twitter è un invito a essere consapevoli del potere delle proprie parole e azioni. Messaggi o articoli condivisi in modo inappropriato possono diventare veicolo di cattiva informazione, di conflitto o di manipolazione del pensiero.

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Oltre Twitter: le insidie delle fake news condivise sui social

In un’epoca in cui tutti vanno di fretta, nessuno si ferma più a leggere con attenzione. Spesso di una notizia si legge solo il titolo o qualche riga. Non ci si sofferma su chi condivide il link e si dà per scontato che la fonte della notizia sia verificata. Si innesca così un circolo vizioso che porta a un’informazione scorretta e a volte ingannevole.

Secondo un sondaggio del quotidiano britannico The Guardian, il 59% degli articoli condivisi su Twitter non è mai stato aperto. Tra questi, purtroppo, si celano anche violazioni di proprietà intellettuali e di copyright. 

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Twitter nel mirino di Donald Trump

Da tempo, Twitter è impegnato anche nell’individuazione di messaggi che incitano all’odio, alle accuse e alla violenza. Eclatante è il caso in cui il social ha segnalato alcuni tweet del presidente statunitense Donald Trump. I messaggi accusavano le votazioni per posta di essere causa di frode elettorale. La reazione di Trump è stata immediata: ha tolto l’immunità legale ai social, rendendoli punibili.

Nella giornata del 23 giugno, invece, il social ha oscurato un tweet dello stesso presidente. Il contenuto minacciava interventi forti e mirati contro i partecipanti alla possibile occupazione di Washington.

La strada verso un corretto uso del web è ancora lunga. Bisogna ripartire da un’informazione non solo corretta, ma anche rispettosa della dignità altrui.