Rischio terza Guerra Mondiale: il nemico è davvero Putin oppure la Cina?

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Guerra Ucraina Cina e Russia appare sempre meno nebulosa la collaborazione fra i due paesi. Tra dubbi di alleanza, supporto strategico e lotta comune all’Occidente il quadro si complica. L’America di Biden è nell’occhio del mirino di diverse potenze. Diversi scenari si prospettano come conseguenze all’indomani della guerra. L’interesse cinese verso Taiwan preoccupa il mondo. Xi Jingping era a conoscenza dei piani di Putin? 

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Guerra Ucraina Cina e Russia in accordo? Xi Jingping non parla di invasione

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Il presidente cinese Xi Jinping

All’alba della guerra ucraina, la posizione cinese appare sempre più dubbiosa. L’azione delle Nazioni Unite per arrestare l’avanzata russa di Putin ha concentrato le forze in sanzione economiche. Australia, Giappone e Canada, insieme agli Stati Uniti e all’Europa hanno guardato all’invasione militare in campo ucraino con enorme preoccupazione. Nei giorni scorsi, Wang Yi, consigliere di Stato e ministro degli Esteri cinese, ha espresso, in cinque punti, un parere che si discosta dalla posizione occidentale. Quella di Putin non è un’invasione. 

Nel primo punto, il gigante asiatico sottolinea l’importanza di salvaguardare la sovranità e l’integrità territoriale di tutti gli stati. In dettato ai principi della Carta delle Nazioni Unite. Un’ombra di considerazione alla condizione ucraina che viene discussa dal secondo punto. La sicurezza globale, cooperativa e sostenibile è una priorità. In particolare, la Cina ritiene che la sicurezza di un Paese non possa essere limitazione per un altro. Con ciò si allude alla questione dell’espansione dei blocchi militari della Nato ai confini russi. In questo, Putin non avrebbe fatto altro che salvaguardare gli interessi del proprio Paese. Terzo e quarto punto vertono verso la salvaguardia delle vite e alla diplomazia, lasciando, al quinto punto, all’Europa il ruolo di intermediario nella risoluzione delle questioni.

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Guerra Ucraina Cina come la Russia: la questione Taiwan

guerra ucraina cinaLa questione dell’oppressione delle minoranze è una questione spinosa per la Cina. Così come accaduto per il Tibet e lo Xinjiang, l’interesse sospeso resta Taiwan. La Cina reclama, di fatto, la sovranità territoriale sull’isola. Taiwan ha un governo autonomo e, all’attivo, è riconosciuto ufficialmente come stato da 14 paesi. Onu ed Europa non ne riconoscono tale condizione. Gli Stati Uniti, invece, sono al fianco dell’isola, tanto da aiutare nella difesa dell’indipendenza. Nove caccia militari cinesi hanno sorvolato i cieli taiwanesi negli stessi giorni degli attacchi russi in Ucraina.

Un modello Y8 RECCE e 8 jet da combattimento J16 in perlustrazione hanno spinto la presidente taiwanese, Ingwen, a richiedere l’intensificazione delle difese. Così, una nave da guerriglia americana, nello stretto di Taiwan, ha inasprito la posizione cinese. “Il cacciatorpediniere lanciamissili statunitense Uss Ralph Johnson (DDG-114) ha navigato nello Stretto di Taiwan il 26 febbraio e si è galavannizzato. Il Comando orientale dell’esercito popolare di liberazione cinese (Pla) ha inviato le sue forze per seguire e monitorare il passaggio della nave da guerra americana nell’intero transito.” Questo l’allarme del colonnello Shi Yi del comando orientale. Sebbene gli interessi della Cina siano quelli di mantenere gli accordi commerciali con l’Europa, non pochi analisti pensano a un attacco verso Taiwan.

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Guerra Ucraina Cina alleata di guerra o partner commerciale?

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Il capo dello stato russo Vladimir Putin

La Cina non partecipa alle sanzioni a danno delle azioni perpetuate dalla Russia. Tutt’altro, nell’ultimo mese, Putin e Xi Jinping avrebbero firmato un accordo di 30 anni. In queste trattative, la principale questione riguarderebbe l’incremento delle importazioni del gas del 60%. Alla vigilia delle olimpiadi di Pechino, il capo dello stato cinese aveva incontrato Putin. Un incontro, questo, che ha sollevato allarmismi. L’alleanza Aukus, tra Australia, Regno Unito e Usa, e le espansioni Nato in oriente sono fattori che spingono i due capi di stato a prestare reciproca collaborazione.

Quella tra Pechino e Mosca parrebbe soltanto un’alleanza commerciale, volta ad assicurare gli interessi di crescita di entrambi i paesi. L’iniziativa europea di concludere le trattative commerciali con Mosca inerenti al gas spingerebbero Putin verso Pechino. Tali assetti, di compravendita della risorsa energetica avrebbero risvolti futuri sulle figure economiche.
L’interesse della posizione ucraina è, però, di forte interesse per il gigante asiatico. Kyiv sarebbe un importante snodo per la nuova via della seta. Un lasciapassare verso l’Europa e verso l’espansionismo commerciale cinese. Primo e unico interesse del paese.

A questo punto, appare chiarissimo che la posizione finale che la Cina deciderà di prendere, oltre alle azioni che deciderà di intraprendere nei confronti di Taiwan e della guerra Russia-Ucraina, potrebbero compromettere gli equilibri politico-militari tra i continenti, già precari, innescando di fatto un conflitto mondiale.

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