Ucraina Mariupol, c’è il rischio di una catastrofe umanitaria, evacuati tutti i civili. Scoppia l’emergenza umanitaria a Mariupol. La guerra non si limita solo a bombardamenti e carri armati. La dimostrazione lo sono le lunghe file di persona per un pezzo di pane. La mancanza di abitazioni o luoghi di riparo. Mariupol infatti è praticamente semi distrutta, a causa dei bombardamenti. Migliaia di persone sono state evacuate in Russia, ma le autorità Ucraine parlano di “deportazione”. Tra queste sono circa 2 mila i bambini costretti a lasciare la loro casa.
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Ucraina Mariupol: i bombardamenti e la distruzione della città
Siamo a Sud dell’Ucraina, a Mariupol, un luogo che è diventato purtroppo centro di una catastrofe umanitaria. Da tempo simbolo di propaganda per entrambe le parti, sia Kiev che Mosca. Allo stesso tempo però principale bersaglio degli attacchi russi. Conseguenze che hanno portato a una devastazione della città a livelli incredibili. Metà delle strutture non esistono più. La posizione della città è troppo strategica perché qualcuno dei due stati lasci il posto all’altro. Rappresenta uno dei porti più importanti per l’esportazione di acciaio, carbone e grano. Motivo per cui si continuerà ad andare avanti nella contesa, a rischio di distruggerla interamente. Per questo i civili, che da giorni sono in fila per un pezzo di pane, stanno venendo evacuati. Alcuni si dirigono verso altri territori Ucraini, in migliaia invece verso la Russia. Vengono, a detta delle autorità ucraine, “deportati”. Tra questi circa duemila bambini.
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Ucraina Mariupol: la catastrofe umanitaria in atto
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Ucraina Mariupol: i dati e le testimonianze della situazione
La città di Mariupol, che affaccia sul Mare d’Azov, e che rappresenta un porto centrale per il commercio di carbone, acciaio e grano, è quasi interamente distrutta. “Il 50% della popolazione, di 540.000 abitanti, è stata evacuata. Il 90% del patrimonio abitativo è stato danneggiato, in tutto 2.600 case”. Commenta il sindaco cittadino Vadym Boychenko. “L’Ucraina non può abbattere i missili russi con fucili e mitragliatrici”, ha poi sostenuto il Presidente Zelensky. “In continuo contatto con i difensori di Mariupol” prosegue il presidente ucraino. “Vorrei che coloro che stanno decidendo già da un mese se darci gli aerei avessero almeno l’1% del loro coraggio” tuona Zelensky. “La posizione dell’Ucraina deve essere ascoltata. E se non la volete ascoltare sentite almeno le esplosioni che avvengono vicino al confine polacco”.