Ucraini positivi Covid sono giunti a Portici, Napoli, nella giornata di ieri. Il gruppo accolto è formato da dieci persone: sette sono donne, mentre i tre restanti sono minori. Attualmente si trovano in un’ex struttura per anziani al fine di evitare il contagio con altra gente. Verranno forniti loro, ha assicurato il responsabile del programma d’accoglienza, tutti i mezzi per garantire una buona permanenza.
Portici, Napoli. Nella giornata di ieri, venerdì 04 marzo, dieci profughi provenienti dall’Ucraina sono stati accolti. Si tratta di un gruppo formato da sette donne e tre minori; la più piccola ha soli 8 anni, il più grande 12. Tre di loro provengono da Leopoli, città di forte resistenza all’invasione russa. Il loro viaggio di speranza, però, si è tramutato in una prigionia. Tutti loro, infatti, sono risultati positivi al Covid-19. Pertanto sono stati accolti in un’ex struttura per anziani facente parte dell’ASL Napoli 3. Il responsabile del programma d’accoglienza ha assicurato che provvederà al fornimento di tutta l’assistenza necessaria ai rifugiati. Rimarranno lì fino a quando conseguiranno la totale negativizzazione dal virus. Per un attimo, in seguito all’attacco lanciato da Vladimir Putin, il Covid-19 è sembrato una realtà ormai lontana da tutti. E invece persiste, e persiste altrettanto la sua potenziale pericolosità.
Ucraini positivi Covid: l’Italia accoglie a braccia aperte
L’intera nostra Penisola si sta mobilitando per fornire un caloroso sostegno ai profughi provenienti dall’Ucraina. Il numero di rifugiati accolti fino a ieri è di 700, e solo entro i confini dell’Emilia-Romagna. Le persone in fuga hanno trovato riparo in centri di accoglienza e presso le abitazioni dei parenti. La Regione ha già provveduto all’organizzazione del sistema ospedaliero. Un centinaio di posti letto sono pronti a ospitare chi necessitasse di un pronto intervento in strutture specializzate. L’Emilia-Romagna ha anche avviato una raccolta fondi destinata al sostegno del Paese attaccato dai militari russi. Chiunque potrà contribuire agli aiuti umanitari tramite un apposito codice Iban: IT69G0200802435000104428964. La causale da indicare è ‘EMERGENZA UCRAINA‘.
Ucraini positivi Covid: il bilancio di Chatham House
Quello che sta vivendo l’Ucraina ha tutte le fattezze di un incubo a cui il dormiente vorrebbe metter fine, svegliandosi d’improvviso e ritrovandosi sudato e spaventato, ma sano e salvo nella propria camera da letto. In una videochiamata con il Royal Institute of International Affairs il Ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha fornito il primo bilancio del conflitto. “Purtroppo abbiamo numerosi casi di soldati russi che hanno violentato donne nelle città ucraine occupate. Quando le bombe cadono sulle vostre città, quando i soldati violentano le donne nelle città occupate è difficile, ovviamente, parlare dell’efficienza del diritto internazionale. Ma questo è l’unico strumento di civiltà a nostra disposizione per assicurarci che alla fine tutti coloro che hanno reso possibile questa guerra saranno assicurati alla giustizia.” Le vittime sono già più di duemila; un centinaio sono bambini.
Ucraini positivi Covid: un ulteriore arrivo a Portici
Al gruppo di dieci rifugiati ucraini accolti a Portici si sono aggiunte altre nove persone. Si tratta nuovamente di donne e bambini, risultati a loro volta positivi al Coronavirus. Dalle zone più pericolose del loro Paese agli hub di accoglienza – la loro destinazione è ricca di ospitalità. Sono stati smistati tra l’Ospedale del Mare e il Consolato ucraino di Napoli. L’ASL Napoli 3 Sud ha nuovamente garantito assistenza per tutti loro e nuove strutture per massimizzare il ricevimento dei fuggitivi.