UE contro Apple. L’accusa sarebbe di non essere conforme al Digital Markets Act. Per l’Apple questa potrebbe essere la terza indagine. L’azienda di Cupertino dovrà quindi cambiare le regole con cui si scaricano le app oppure rischia di essere multata pesantemente. Il braccio di ferro tra il colosso tecnologico e l’Unione Europea continua a intensificarsi
Ti consigliamo come approfondimento – Apple scende in campo contro il razzismo: ecco l’annuncio di Tim Cook
UE contro Apple: terza indagine nei confronti del colosso tecnologico americano?
UE contro Apple. L’accusa mossa contro l’azienda di Cupertino sarebbe la violazione del Digital Markets Act. Sull’azienda tecnologica americana potrebbe dunque essere aperta un’indagine. Non una novità per il colosso tecnologico in quanto, all’attivo, avrebbe ben altri due procedimenti in questo senso. In questo caso specifico Apple può scegliere. O modificare le proprie regole per diventare conformi al D.M.A. oppure pagare una multa salata che potrebbe essere quantificata per una somma non superiore al 10% del fatturato. In merito a questa percentuale bisogna considerare che nel 2023 il fatturato Apple è stato di 383 miliardi di dollari quindi la multa inflittagli potrebbe arrivare a superare i 38 miliardi.
Ti consigliamo come approfondimento – L’Unione Europea blocca i tirocini gratuiti: deve essere garantito lo stipendio minimo
Il braccio di ferro tra Unione Europea e Apple
Ti consigliamo come approfondimento – Salario Minimo approvato dall’Unione Europea. Di Maio: “Ora tocca all’Italia!”
La posizione dell’ Unione Europea : “Apple non consente completamente lo steering”
Sulla questione si è espressa il vice presidente della Commissione Europea con delega all’Antitrust Margrethe Vestager. “Oggi è un giorno importante per l’applicazione del D.M.A. Abbiamo inviato i risultati preliminari a Apple. La nostra posizione è che l’azienda non consente completamente lo steering”. Per chi non lo sapesse con il termine “steering” si intende la possibilità di indirizzamento degli utenti verso canali alternativi. La Vestager continua spiegando che la direttiva in questione sarebbe necessaria per garantire agli sviluppatori di essere meno dipendenti dagli app store. Non solo. Il D.M.A. sarebbe necessario affinché i consumatori possano divenire più consapevoli di offerte migliori. “Indagheremo per assicurarci che Apple non mini questi sforzi” concluse il vicepresidente della Commissione UE Margrethe Vastager