Dimissioni Boris Johnson, il premier del Regno Unito ha confermato di aver lasciato la guida del partito Tory dopo 3 anni di mandato. La decisione è arrivata a seguito delle dimissioni di ministri e viceministri. “Quando il gregge si muove, si muovono tutti”, ha detto durante il suo discorso alla nazione di oggi. Ha annunciato tutto il suo sostegno a colui che lo seguirà e ha lanciato un messaggio di supporto per Kiev.
Ti consigliamo come approfondimento – UK, scandalo Pincher: fedelissimo di Johnson molesta due uomini, si dimettono tutti tranne il Premier
Dimissioni Boris Johnson: caso Pincher colpo di grazia


Dimissioni Boris Johnson, il premier britannico è in carica dal 24 luglio 2019. Non solo una storia politica vissuta all’insegna del Covid, quella di Johnson è una vita spesa anche tra gli scandali. Dopo l’ormai lontano Partygate, è arrivato il caso Pincher a dare il colpo di grazia.
La vicenda in questione riguarda Chris Pincher, appartenente al governo Tory. Pare che l’uomo si sia ubriacato in un bar londinese e che abbia, in seguito, molestato due uomini, tra cui un deputato. Da lì, è emersa un’altra segnalazione, sempre inerente a comportamenti molesti, risalente al 2020. Infine, sarebbe venuto fuori che proprio Boris Johnson fosse a conoscenza di tutto. Motivo per cui sono arrivate dimissioni di massa a raffica.
E proprio tra i dimessi è stato fatto un respiro di sollievo alla notizia delle dimissioni di Johnson da capo partito Tory. “Si è solo arreso all’inevitabile”, ha affermato l’ormai ex Ministro alla Giustizia, Robert Buckland. Di controparte, i laburisti hanno considerato queste dimissioni come “un atto dovuto, una buona notizia”.
Ti consigliamo come approfondimento – Regno Unito, Erasmus addio. Johnson cancella scambio universitario UE
Dimissioni Boris Johnson: “In politica nessuno è indispensabile”
Durante l’occasione, ha ringraziato tutti gli elettori e ha annunciato di aver costituito un gabinetto ad interim. Questo sarà in carica sino all’insediamento di un nuovo primo Ministro, che avverrà molto probabilmente ad ottobre. Lo stesso coinciderà, sicuramente, con un nuovo leader dei Tory.
“Ho cercato di convincere i miei colleghi a non cambiare un governo che ha raggiungo risultati così importanti. Mi è dispiaciuto non esserci riuscito. Ma quando il gregge si muove, si muovono tutti. In politica nessuno è indispensabile. Il nostro sistema darwiniano riprodurrà un nuovo leader, a cui darò tutto il mio sostegno”.
Sono queste le parole con cui Boris Johnson si è congedato dal suo ruolo di guida dei conservatori, parlando alla Nazione. La decisione sembra sia stata comunicata in anticipo alla Regina Elisabetta questa mattina. Il Prime minister le avrebbe telefonato nelle prime ore della giornata per avere una conversazione “di cortesia”, riferendole il passo che stava per compiere.
Per quanto riguarda invece l’Ucraina, Johnson ha lanciato un messaggio per Kiev riconfermando l’impegno preso. “Continueremo a supportarvi in questa guerra”, ha affermato.