Il murales di Ugo Russo intoccabile, domani corteo per il baby rapinatore

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Ugo russo

Murales Ugo Russo – Il Tar della Campania ha deciso che il murales di Ugo Russo nei Quartieri Spagnoli resta dov’è. In mille a Napoli hanno firmato la petizione contro la cancellazione dell’opera di Leticia Mandragora. Domani, 27 Febbraio, una lungo corteo, fatto di amici e parenti partirà da via Toledo.

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Ugo Russo: mille le firme pro murales

Ugo russoIl 15enne Ugo Russo è il protagonista di una rapina finita male. È passato quasi un anno dalla morte del ragazzo nella zona di Santa Lucia per mano di un carabiniere, che ha reagito alla tentata rapina. Non molto tempo dopo, l’artista Leticia Mandragora, raffigurò il volto del 15enne su una delle facciate di un anonimo palazzo dei Quartieri Spagnoli. Il murales destò non poche lamentele, creando subito due schieramenti, pro e contro l’opera non celebrativa.

Le richieste di rimozione furono tante, fino a quando il Comune di Napoli decise che il murales doveva essere eliminato. La questione è arrivata sulla scrivania del Tar della Campania. È stata firmata una petizione, di  oltre mille firme, contro la cancellazione dell’opera. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso in attesa dell’udienza che si terrà il 7 aprile. La decisione del Tar è stata notificata agli uffici comunali. In una nota del Comitato, intitolata ‘Verità e Giustizia per Ugo Russo’, si leggeÈ una decisione attesa ed è anche normale, visto che si tratta della cancellazione irrimediabile di un’opera, una decisione che in ogni caso dimostra che i motivi del ricorso sono fondati, cosa di cui siamo assolutamente convinti”.

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Ugo Russo: tra le firme pro murales spunta quella di un autore

Speriamo che questa decisione possa contribuire a un dibattito e a un confronto anche istituzionale. L’unico fine dell’opera è sollevare l’attenzione pubblica per avere verità e giustizia sulla morte di un ragazzino di 15 anni”. Questo è come prosegue la nota della Commissione agevolata anche dalla petizione firmata da persone illustri.  È un’opera che ricorda che non esistono vittime “colpevoli” e che tutti hanno diritto alla giustizia. Davvero non capiamo chi dovrebbe esaltarsi o immedesimarsi nella storia del garzone del bar, del ragazzino che porta i pomodori alle pizzerie, che una sera decide di rubare un orologio con una pistola giocattolo e viene ammazzato”.

Come detto sopra la realizzazione del murales non ha destato poche critiche, ma tra i sostenitori spuntano nomi interessanti. Tra le firme c’è quella di Maurizio De Giovanni, autore del commissario Ricciardi e di Mina Settembre.

Nella nota viene sottolineato che Ugo era uno dei tanti ragazzi del nostro territorio; vittima ma anche carnefice di una società dalle poche scelte. Ugo era molte cose per i suoi amici, per i suoi familiari, per il suo quartiere, molte cose oltre l’etichetta con cui i media oggi lo inchiodano allo sbaglio e alla responsabilità di un singolo atto. E nei suoi 15 anni aveva diritto ad affrontare la responsabilità di quell’atto. Affrontare le scelte, gli sbagli o le possibilità della sua vita. Chiunque vuole essere credibile verso i ragazzini dei quartieri popolari deve innanzitutto partire dall’assumersi la responsabilità che la loro vita conta sempre, anche quando sbagliano”.

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Ugo Russo: Manifestazione a Toledo

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Foto presa da ilmattino.it

Ad un anno dalla morte del ragazzo, amici, parenti e persone del suo quartiere o legate moralmente a lui, si riuniranno in un corteo che partirà da Via ToledoL’appuntamento fissato per domani, 27 febbraio, è stato annunciato sui social anche dal Comitato di quartiere. Ha annunciato la sua presenza anche Ascanio Celestini, attore, registra, scrittore  e drammaturgo napoletano.

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