Siamo arrivati al quinto appuntamento della nostra rubrica “AltriMenti”, l’attesissimo spazio del nostro bimestrale dedicato ai giovani pomiglianesi under 40 che sono riusciti a realizzare il proprio sogno nel cassetto con costanza e determinazione. (Leggi anche: Oliver Tahir, genialità al servizio delle donne) Tanti sono stati gli ospiti fino a oggi, giovani che hanno perseguito il proprio obiettivo raggiungendolo con successo, e che sono da esempio e da ispirazione per chiunque stia lottando per realizzare il proprio sogno. Questa volta vi raccontiamo di un giovane davvero molto… “under 40”, di qualcuno che sta costruendo la propria carriera con dei risultati già eccezionali. Umberto Galletta, nato a Napoli il 6 ottobre 2005, uno dei nostri ospiti più piccoli finora! Esterno sinistro della categoria esordienti fascia A della Ssc Napoli. Un piccolo campione con tanti sogni nel cassetto. Il più grande? Diventare un calciatore di fama internazionale!
Umberto Galletta, un cuore che batte al ritmo del pallone…
Ciao Umberto, come è nata la tua passione per il calcio?
“Ciao a tutti. Questa passione che ho per il calcio è nata quasi per caso. Un giorno ero a vedere gli allenamenti di mio fratello maggiore e mancavano alcuni giocatori. Allora l’allenatore mi chiese di provare a giocare con loro, e accettai. Da quel momento mi sono appassionato sempre più, grazie anche al mio vecchio mister Alessandro Ianniello che ha creduto in me, e non ho più smesso!”
Quale è stata la tua prima squadra?
“Ho iniziato a giocare a calcio con il Rea Romano di Pomigliano d’Arco, che purtroppo oggi non esiste più. Avevo sette anni.”
Leggi anche: Judo, Antonio Esposito e la sua scalata verso il successo
A un certo punto, poi, è arrivata la chiamata della Ssc Napoli. Quanto tempo fa è successo? E cosa hai provato?
“La Ssc Napoli mi ha contattato nel 2014. Inutile dire che ho provato una gioia immensa. Ero davvero felicissimo di poter far parte di una delle più grandi società calcistiche italiane! Ho pensato che piano piano stavo costruendo il mio sogno, cioè quello di diventare un calciatore professionista!”
Umberto Galletta, dedizione e forza d’animo
“Con un po’ di organizzazione riesco a portare avanti tutte e due le cose tranquillamente. Per me il calcio significa tutto, è la mia passione e voglio che sia anche il mio lavoro tra qualche anno. Ma allo stesso modo anche la scuola è fondamentale. Studiare è importante per crescere.”
Umberto, puoi raccontarci una tua giornata tipo?
“Al mattino mi sveglio presto e mi preparo per andare a scuola. Dopo l’uscita vado a casa per pranzare. Subito dopo vado al campo per gli allenamenti, che durano circa un’ora e mezza ogni giorno. Al ritorno studio e faccio i compiti per il giorno dopo, ceno e vado a letto. E non mi pesa per niente, anzi, lo faccio con piacere. Pur di giocare a calcio faccio di tutto!”
Così piccolo e già pieno di impegni. Chi è il tuo maggior supporto?
“I miei genitori e i miei tre fratelli mi aiutano nei momenti più difficili e in quelli di sconforto, oltre a condividere con me le gioie che questo sport mi regala ogni giorno. Sono sempre pronti a starmi accanto e a dirmi la cosa giusta. A loro devo tutto! Sono i miei primi fan, i miei sostenitori più scatenati, la mia colonna in tutta questa esperienza!”
Chi è il tuo idolo del calcio?
“Il calciatore a cui mi ispiro di più è Lionel Messi, la stella del Barcellona e della nazionale Argentina. Per me è il più grande di tutti!”
Umberto, vorremmo una tua opinione su un argomento molto delicato e su cui si discute tanto ultimamente. Cosa ne pensi degli atti razzisti e discriminatori sugli spalti, ma più in generale nello sport?
“Lo sport unisce e non divide. Chi fa razzismo nello sport e nella vita di tutti i giorni dovrebbe capire che non esistono i diversi o chi è inferiore. Siamo tutti uguali!”
Umberto, un’ultima domanda. A un ragazzino della tua età, ma in generale, a tutti quelli che hanno un sogno e vogliono realizzarlo, quale consiglio daresti?
“Puntate in alto e non mollate mai!” – parola di umberto galletta –