Unione Europea boccia reato stupro. Sfumata l’intesa sul sesso senza consenso. L’Italia vota si ma sul fronte del no si schierano Francia e Germania. Quanto successo a Strasburgo ha del clamoroso ma la battaglia è appena iniziata ed è destinata a continuare.
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Unione Europea boccia reato stupro
Unione Europea boccia reato stupro. E’ forte l’amarezza per via dell’accordo raggiunto ieri dalle istituzioni europee in materia di contrasto alla violenza sulle donne. Ci sono senza dubbio norme più severe sulla questione della violenza informatica. Si apre certamente la prospettiva di un sostegno maggiore per le vittime. Viene anche presentata una lunga serie di aggravanti giuridiche per questo genere di reati. Spicca su tutte la volontà di punire le vittime a causa delle loro caratteristiche fisiche. Tuttavia l’iniziativa appoggiata dall’Italia, vero punto cardine della questione, non passa.
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Bocciata l’iniziativa Italiana che trae spunto dal modello spagnolo
Durante la presentazione ai media sono le stesse relatrici a dover ammettere che l’elemento chiave dell’intera faccenda non è passato. Si tratta di un’iniziativa che andava a determinare il rapporto sessuale non consensuale come stupro. In Italia in favore della norma si era schierata anche la deputata Laura Boldrini. Da segnalarsi anche una petizione lanciata a sostegno della causa da parte dell’associazione “Differenza donna”. Tagliente la dichiarazione di Eve Geddie di Armensty International. Geddie mette in luce come alcuni paesi abbiano deciso di “schierarsi dalla parte sbagliata della storia”. Tra questi vi sarebbero anche Francia e Germania.
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L’Italia è delusa per la mancata maggioranza in Parlamento Europeo
L‘eurodeputata PD Pina Picierno parla di “occasione storica sprecata”. Di “interessi nazionali che affondano le radici in una cultura reazionaria”. Se fosse passata questa norma ogni Stato membro dell’UE avrebbe rischiato una procedura di infrazione in caso di mancato rispetto. Il fronte a favore dell’iniziativa avrebbe ottenuto una revisione entro cinque anni. I sostenitori della norma sono pronti a continuare la lotta affinché il reato di stupro venga riconosciuto da ogni stato UE.
