Unione Europea muri: si tratta della proposta di dodici Stati inoltrata alla Commissione e alla Presidenza del Consiglio UE. Lo scopo dei Paesi che hanno firmato tale accordo è fermare i flussi migratori. La proposta verrà analizzata nello specifico nella riunione dei Ministri dell’Interno a Lussemburgo.
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Unione Europea muri: la lettera di dodici Paesi
La Commissione e la Presidenza del Consiglio UE ha ricevuto una lettera firmata da dodici Stati richiedenti un permesso ben specifico. Dettati dal voler proteggere i propri confini, hanno fatto domanda per poter ricevere i mezzi adatti per poter ridurre i fattori di attrazione. Si tratta di un vero e proprio blocco dei flussi migratori provenienti da Paesi extraeuropei. Favorevoli a questa soluzione sono: Austria, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria.
In proposito Morgan Johansson, Ministro svedese alla Giustizia e Immigrazione, ha rilasciato una dichiarazione. “Non ci sono norme che impediscano agli Stati UE di aumentare la propria protezione fisica o di costruire”. Il costruito è sottinteso: si tratta di veri e propri muri, una sorta di richiamo alla barriera tra USA e Messico. “Sta a loro decidere”, ha continuato il Ministro Johansson.
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Unione Europea muri: Salvini è favorevole
A rispondere precocemente alla domanda delle dodici Nazioni è stata Ylva Johansson, Commissaria degli Affari Interni. “Bisogna rafforzare la protezione dei nostri confini esterni”, ha dichiarato con comprensione. “Alcuni Stati membri hanno costruito recinzioni e strutture di protezione, ne hanno il diritto e lo posso capire.” Ha però poi aggiunto: “Se occorre utilizzare i fondi UE per farlo, devo dire no”.
Sentendo la notizia, anche il leghista Matteo Salvini è intervenuto sulla questione. “Se ben dodici Paesi Europei con governi di ogni colore chiedono di bloccare l’immigrazione clandestina con ogni mezzo necessario, così sia. L’Italia che dice?”