Università Campania: in tempi di Covid l’istruzione potrebbe affrontare dei nuovi cambiamenti. Si pensa a un ritorno in presenza per alcune attività dopo il passaggio della regione in zona arancione. La principale possibilità sarebbe per il ritorno in presenza di esami e lauree. Il primo a esporre tale opzione è stato il rettore della Federico II con un avviso sul sito dell’Ateneo.
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Università Campania: parla il rettore della Federico II
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Il rettore Matteo Lorito della Federico II è stato il primo a intervenire dopo il nuovo Dpcm. In una circolare ha dichiarato: “Il passaggio della nostra Regione da zona rossa a zona arancione ci consente di modificare le disposizioni relative alle attività da poter svolgere in presenza.” La possibilità di un ritorno in presenza per il corrente semestre è però esclusa. Infatti le lezioni si avvicinano ormai alla fine e ci sarebbe troppo poco tempo per il passaggio alla didattica in presenza. Per quanto riguarda invece esami e lauree in presenza, la situazione potrebbe effettivamente cambiare. Lorito infatti scrive: “Il passaggio in zona arancione ci consente di effettuare in presenza le verifiche, tra cui esami di profitto e esami finali di laurea.”
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Università Campania: chi potrà tornare in presenza
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Università Campania: la voce degli studenti
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Università Campania non è solo il ritorno in presenza. Lo scontento degli studenti di ogni ordine e grado in relazione alle condizioni della Dad si perpetua sin dall’inizio dell’emergenza Covid. In particolare il malcontento degli universitari è scoppiato recentemente. Un gruppo appartenente al sindacato degli studenti di Link Napoli ha protestato alla vigilia del nuovo Dpcm. Scendendo in piazza hanno chiesto: “Un tavolo di confronto con tutti i soggetti che hanno capacità decisionale su ogni aspetto del diritto allo studio universitario in regione.” In particolare la voce anche di matricole dell’Università “L’Orientale” che a differenza dei neo-studenti della Federico II affermano: “Non c’è mai stata frequenza in presenza, nemmeno su prenotazione, complici forse gli spazi ridotti.”