Nel 2040, a causa del calo demografico, diminuiranno gli iscritti nelle Università

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Università deserte calo demografico

Università deserte calo demografico: il calo delle nascite potrebbe causare una desertificazione delle Università. Secondo “Talents Venture” società di consulenza specializzata in istruzione universitaria si rischia di creare veri e propri atenei fantasma.

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Università deserte calo demografico: analisi specifica

Il forte calo demografico che preoccupa il nostro Paese rischia di desertificare anche le università da qui al 2040. Infatti, è stato effettuato uno studio dalla “Talents Venture”, società di consulenza specializzata in istruzione universitaria. Tale analisi si sofferma sul calo delle nascite, sommato ai flussi degli studenti che lasciano le aree di residenza nel Sud. Secondo tale studio si rischia di creare veri e propri atenei fantasma e università frequentate solo da chi ci lavora. Lo studio si sofferma sul declino demografico dei giovani di 18-21 anni che  attraverserà il Paese da Sud a Nord. Tale calo costituisce una delle più gravi minacce alla sostenibilità del sistema universitario italiano

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Università deserte calo demografico: regione per regione

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Foto da catania.liveuniversity.it

Partendo dal Mezzogiorno, si evidenzia che nelle regioni del Sud la popolazione di 18-21 anni è in riduzione da tempo. Tale diminuzione proseguirà nei prossimi anni fino a toccare le 414mila unità del 2040, era di 703mila unità nel 2010. Per regioni come la Sardegna, la Basilicata e la Puglia è prevista una riduzione della popolazione nel 2040, rispetto al 2023. Si tratta di rispettivamente di un calo del 34%, del 33% e del 32%.

Secondo il report quasi tutte le regioni del Centro-Nord potranno ancora assistere, fino al 2030, a un lieve aumento della popolazione di 18-21 anni. In queste regioni il declino si concentrerà nel decennio successivo, tra il 2030 e il 2040. Nel 2040, le regioni del Centro-Nord che avranno sofferto maggiormente il declino demografico di questa fascia di popolazione saranno la Valle d’Aosta, Marche e l’Umbria. Ci saranno diminuzioni del 27%, del 25% e del 24%.  Si tratta di un declino definito “irreversibile”. I giovani che nel 2040 avranno tra i 18 e i 21 anni sono nati tra il 2019 e il 2022. Questo declino potrebbe tradursi in una diminuzione di domanda formativa per gli atenei. A oggi, infatti, i giovani tra i 18 e i 21 anni costituiscono circa il 90% degli immatricolati degli atenei italiani

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Università deserte calo demografico: interventi necessari

nomi vietati, Chiara Nasti gender reveal partyNel 2040 potrebbero registrare contrazioni nelle immatricolazioni di fuori sede da altre regioni superiori al 20% nei 10 maggiori atenei. Tali atenei sono: Bologna, La Sapienza, Ferrara, Politecnico di Milano, Milano Cattolica, Perugia, Padova, Parma, Torino Politecnico e Trento. Emerge quindi la necessità di un coordinamento a livello nazionale, che accompagni gli atenei nelle sfide legate ai trend demografici. È necessario evitare l’ingenerarsi di squilibri interni al sistema universitario. Bisogna assicurare un’allocazione efficiente delle risorse finanziarie destinate a investimenti, su tutte quelle del PNRR destinate allo student housing. Servono anche iniziative dei singoli atenei volte all’analisi dei trend demografici in atto presso i propri “bacini” di riferimento. Sarà necessario un rafforzamento della sostenibilità dell’offerta formativa