Minaccia l’ex moglie davanti ai Carabinieri: “Arrestatemi o le taglio la testa!”

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Uomo minaccia moglie Carabinieri lo arrestano. Succede a Reggio Emilia pochi giorni fa, la sera di domenica 20 febbraio. La Procura reggiana ha accusato il 50enne di atti persecutori, mala condotta che la donna aveva già denunciato in passato. A quanto pare la coppia aveva divorziato, ma l’uomo non era mai stato favorevole alla fine della loro relazione matrimoniale.

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Uomo minaccia moglie Carabinieri: “Ti taglio la testa!”

napoli tabaccaio arrestato, laura ziliani figlie arrestate, Bari reddito cittadinanza,Scandiano, Reggio Emilia. Un 50enne si presenta sotto l’abitazione dell’ex moglie, e le parole che le rivolge sono agghiaccianti. Urla a gran voce vere e proprie minacce di morte, come: “Ti ammazzo!”, “Ti taglio la gola!”, “Ti taglio la testa!”. Oltre a ciò, dalla sua bocca fuoriescono epiteti irripetibili che aggravano maggiormente la sua posizione. Rintanata in casa propria, nel frattempo, la donna contatta rapidamente i Carabinieri della centrale più vicina. Chiede che intervengano al più presto, e le Forze dell’Ordine così fanno. Arrivati sul posto, gli agenti non hanno bisogno di accertarsi della situazione. Davanti ai militari, il 50enne afferma chiaramente: “Se non mi arrestate adesso, lo farete quando l’avrò uccisa”. Scattano quindi le manette con l’accusa di atti persecutori.

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Uomo minaccia moglie Carabinieri: il retroscena della persecuzione

omicidio bellisarioMa la donna aveva già denunciato il 50 in passato per la medesima motivazione. I problemi legali erano iniziati con il loro divorzio, processo non consensuale. L’uomo, infatti, non era mai stato d’accordo con la separazione; accusava l’ormai ex moglie di essere la causa della fine del loro matrimonio. Più volte si erano susseguiti episodi come quello descritto nel paragrafo precedente, ma la donna d’ora in avanti non dovrà più preoccuparsene. La Procura reggiana attualmente sta eseguendo degli approfondimenti per vedere l’indagine a tuttotondo. Il giudice stabilirà poi l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.