Usa poliziotto spara dodicenne disarmato: l’ennesimo episodio di uso eccessivo delle armi da fuoco da parte della polizia statunitense è accaduto a Filadelfia. La vittima, un ragazzo di dodici anni, aveva aperto il fuoco contro la vettura di Esaul Mendoza, per poi darsi alla fuga.
Il poliziotto, che è stato licenziato agli inizi di aprile, è stato sottoposto a un’indagine interna, dovendo rispondere all’accusa di omicidio. Alla fine, i suoi ex colleghi lo hanno arrestato e condotto in commissariato.
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Usa poliziotto spara dodicenne disarmato: cosa è accaduto?
La vicenda, come è stato riportato, è accaduta nei sobborghi di Filadelfia, una delle rinomate città americane che negli ultimi tempi sta passando agli onori della cronaca a causa del sempre più alto tasso di criminalità. Esaul Mendoza, 26 anni, già agente di polizia, era impegnato con altri suoi colleghi in un’operazione di sorveglianza. È in questo momento che notano due ragazzini, rispettivamente di 12 e 17 anni. Decidono, quindi, di fare il giro dell’isolato e tenere d’occhio i due che avevano un fare sospetto.
Gli agenti, poi, hanno puntato i fari sugli adolescenti e Siderio, il più giovane, afferrando una pistola ha aperto il fuoco contro la volante. Mendoza ha risposto al fuoco esplodendo tre colpi contro il ragazzo che nel frattempo si era dato alla fuga. Anche un altro agente, come Mendoza, aveva aperto il fuoco contro il gruppo di adolescenti.
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Usa poliziotto spara dodicenne disarmato: la ricostruzione del giudice
Sulla vicenda è stata aperta un’indagine, come si diceva, che ha portato al licenziamento dell’agente Mendoza. Infatti, come è stato ricostruito dal procuratore Larry Krasner, che ha visionato i video delle telecamere degli edifici attigui a dove è avvenuta la vicenda, l’adolescente era disarmato. Pare, infatti, che avesse già gettato la pistola e che si fosse messo faccia a terra sul marciapiede; il dodicenne, quindi, non rappresentava più un pericolo per gli agenti. Mendoza avrebbe potuto ammanettarlo e portarlo in commissariato. Tuttavia, sempre secondo quanto riferiscono organi di stampa americani, ha deciso comunque di sparare il terzo e fatale colpo alla schiena.
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L’arresto
L’agente di polizia Mendoza, quindi, a seguito delle indagini che sono state effettuate sul caso, all’inizio di aprile è stato licenziato. Dopo l’indagine è stato sottoposto agli arresti. L’arresto del poliziotto è avvenuto due giorni fa; i suoi ex colleghi lo hanno raggiunto presso la propria abitazione e gli hanno stretto le manette ai polsi.