USA sconsigliano viaggi Italia a causa dell’alto rischio di diffusione del Covid. Infatti, secondo il “Centers for Disease and Prevention” americano, è sconsigliato ai ci cittadini americani di viaggiare in Italia. L’Italia è considerata ad alto rischio. I dati del Report sulla diffusione del Covid-19 smentiscono gli USA.
USA sconsigliano viaggi Italia: rischio di contagio alto
Il Centers for Disease and Prevention Usa ha sconsigliato agli americani di viaggiare in Italia. Infatti, a causa dell’aumento dei casi di Covid degli ultimi giorni, l’Italia rappresenta uno stato ad alto rischio contagio. In una nota apparsa sul sito hanno, difatti, sconsigliato i viaggi nel nostro paese. Infatti, hanno raccomandato: “Evitate di viaggiare in Italia. Se devi recarti in Italia, assicurati di essere completamente vaccinato prima del viaggio. A causa dell’attuale situazione in Italia, anche i viaggiatori completamente vaccinati potrebbero essere a rischio di contrarre e diffondere varianti di COVID-19.” L’Italia viene, pertanto, aggiunta alla lista delle nazioni ad alto rischio di diffusione Covid per i viaggi. Le nazioni che presentano tale livello di rischio sono 80. Tra le nazioni presenti in tale lista ci sono: Francia, Groenlandia, Mauritius, Barbados, Belize, Isole Cayman, Giordania, Seychelles e Turchia.
USA sconsigliano viaggi Italia: i dati smentiscono USA
L’allarmismo americano è però ingiustificato perché i numeri in Italia sono in aumento ma non risultano essere preoccupanti. Infatti, secondo gli ultimi dati del Report Vaccini Anti Covid-19 in Italia le vaccinazioni sono arrivate all’88% della popolazione. Risultano vaccinate quasi 48 milioni di persone, di cui circa 46 milioni con entrambe le dosi. Inoltre, risultano essere vaccinati circa 12 milioni di persone con la terza dose. Tra l’altro, la presenza della variante Omicron è molto bassa e la maggioranza dei positivi risulta essere asintomatico. Infatti, i dati riguardanti le terapie intensive non sono preoccupanti. L’Italia in Europa è ai primissimi posti per una bassa circolazione del Covid-19.