Vaccini Covid: prosegue l’opera di persuasione verso chi è indeciso o non ha intenzione di vaccinarsi. Sempre più spesso si sente parlare di introduzione dell’obbligo vaccinale. Si sentono voci di “cure a pagamento”per i non vaccinati che dovessero essere ricoverati. Agli effetti collaterali del vaccino quanto risalto viene dato? I decessi sospetti di questi ultimi mesi non hanno alcuna correlazione con la campagna vaccinale? Si tratta solamente di coincidenze? I conti non tornano.
Vaccini Covid: reazioni avverse. I dati ufficiali Aifa
Il rapporto numero 7 dell’ AIFA sulle reazioni avverse ai vaccini Covid, pubblicato il 4 agosto 2021, fornisce spunti interessanti. Esso si basa sulle segnalazioni che vengono effettuate da medici, pazienti, genitori, cittadini, etc. Dal 27 dicembre 2020 al 26 luglio 2021, sono state inserite 84.322 segnalazioni di eventi avversi su 65.926.591 di dosi somministrate. L’88% circa di queste reazioni è stata classificata come “non grave”, mentre circa il 12% è stata considerata “grave”. Quale è il significato di “reazione grave”? Ospedalizzazione, paralisi, pericolo di vita, morte. I decessi, sono stati lo 0,6% dei casi segnalati, ovvero circa 506 in 211 giorni (2,4 morti al giorno). É però probabile che via sia un mondo “sommerso” di dati inesplorati. Con quale incidenza? I decessi sempre più frequenti (a tutte le età) che avvengono in circostanze quasi surreali (nel sonno, sulla spiaggia, al mare, in montagna, etc.) non hanno nessuna correlazione coi vaccini?
Vaccinazioni: dubbi e perplessità in un clima di omertà
Ogni volta che si legge di un decesso quasi “inspiegabile”, sedicenti espertisi affrettano a ribadire che non c’è alcun nesso col vaccino. Nei casi di effetti collaterali quali pericarditi e miocarditi, ci viene ricordato che si tratta di eventi decisamente rari. Nel frattempo, l’EMA (European Medicines Agency) sta studiando “nuovi” effetti collaterali dei vaccini, per comprenderne portata ed impatto. Glomerulonefrite, sindrome nefrosia, eritema multiforme sono le reazioni allo studio degli scienziati. La stessa EMA darà il via libera all’autorizzazione per il commercio completo di Pfizer e Moderna solo a partire dal 2023. Negli Stati Uniti, gli scienziati chiedono tempo per verificare utilità e possibili conseguenze prima di somministrare la terza dose. Sempre negli Usa, l’NHI (National Institutes of Health) ha stanziato 1,67 milioni di dollari per studiare le possibili correlazioni tra vaccini e i cambiamenti mestruali nelle donne (effetto riscontrato anche nel Regno Unito).
Vaccini Covid, sì o no? Solo il tempo darà le risposte
Se da una parte i governi spingono per le campagne vaccinali, dall’altra molti esperti raccomandano prudenza e cautela. Il che non significa essere contro i vaccini Covid, ma avere evidenze scientifiche e mediche in grado di fornire risposte suffragate da una quantità di dati utili in un tempo congruo. La fretta non è mai buona consigliera.