Vaccini, parestesie e infiammazioni: quello che per molte persone è diventato un incubo, adesso è riconosciuto anche dall’Ema. I dolori, cosiddetti “bruciori”, in varie parti del corpo, possono essere correlati al vaccino.
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Vaccini e parestesie: di cosa si tratta
Il tutto è emerso nell’ultimo aggiornamento sulla sicurezza vaccinale del 6 ottobre 2021. Ebbene, nella scheda redatta dal Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC), si evidenziano quasi 22.000 mila casi di parestesie e ipoestesie al vaccino Comirnaty di Pfizer, su 1 miliardo e 220.000 dosi somministrate.
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Vaccini: la pronuncia dell’Ema
La scheda redatta dal PRAC evidenzia come questi effetti collaterali non siano necessariamente correlati o causati dal vaccino. Il fattore importante, però, è la presa di coscienza e la conoscenza dell’esistenza di queste parestesie. Per diversi mesi, molte persone (soprattutto donne) affette da questi bruciori si sono sentite isolate e spesso trattate come ipocondriache. Del resto, senza una posizione ufficiale in materia, era anche difficile trovare medici che andassero oltre le apparenze.
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Vaccini e parestesie: comprendere e tutelare
Il vaccino è un’importante misura contro la malattia. È altrettanto importante tutelare la salute delle persone e comprendere se esistono effetti collaterali nel breve, medio o lungo periodo e quali sono.