Vaccino adolescenti, Comitato nazionale di bioetica: “Decide il minore non i genitori”

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Vaccino adolescenti

Vaccino adolescenti: il Comitato nazionale di bioetica si è pronunciato in materia di vaccini ai minori. Cosa succede quando la volontà dei figli contrasta quella dei genitori? Il Cnb italiano sostiene che la volontà del minore “debba prevalere”. Il parere è stato approvato all’unanimità il 29 luglio 2021.

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Vaccini adolescenti: la volontà del minore

Vaccino adolescentiIl Comitato ritiene che “l’adolescente debba essere ascoltato da personale medico con competenze pediatriche”. E che “la sua volontà debba prevalere, in quanto coincide con il migliore interesse della sua salute psico-fisica e della salute pubblica”. Se un giovane rifiuta la vaccinazione nonostante il consenso dei genitori, il Comitato ritiene fondamentale che l’adolescente sia informato ma non obbligato. Dal punto di vista bioetico, infatti, in mancanza di una legge, non si può procedere all’obbligo di vaccinare. Ma si possono attuare misure per salvaguardare la salute pubblica.

Il Cnb “ritiene opportuno che, nelle circostanze di contrasto tra le parti, la volontà sia certificata per esplicitare con la massima chiarezza le rispettive posizioni. Anche al fine di individuare meglio i contrasti nel tentativo di ricomporli”.

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Vaccino adolescenti: minori a rischio

Vaccino adolescentiIl Cnb si pronuncia anche sui minori che risultano soggetti a rischio. Ovvero “adolescenti con patologie” e quelli “rientranti nelle categorie identificate dal ministero della Salute per le quali la vaccinazione è raccomandata”. Per questi ragazzi “emerge in forma ancora più pressante l’obbligo dei genitori (rappresentanti legali) di garantire ai propri figli il miglior interesse. E’ importante ricorrere al comitato di etica clinica o ad uno spazio etico e, come extrema ratio, al giudice tutelare”.