Vaccino aggiornato: entro l’autunno potrebbero cambiare alcune regole per limitare la diffusione del Covid-19. Infatti, il Governo valuta la possibilità di introdurre il “vaccino aggiornato” e di modificare le regole inerenti al Green Pass e ai posti di lavoro. Inoltre, entro 24 o 48 ore potrebbe comunque essere introdotta la vaccinazione “obbligatoria” per gli over 60.
Entro l’autunno potrebbero essere introdotte nuove disposizioni per limitare la diffusione da Covid-19. Infatti, secondo alcune indiscrezioni si pensa all’introduzione del “vaccino aggiornato” obbligatorio e non della quarta dose. Inoltre, il Governo sta anche valutando di introdurre nuovi obblighi e licenziamenti alle aziende. Un’altra possibile novità potrebbe riguardare il Green Pass. Infatti, secondo indiscrezioni potrebbe essere eliminato del tutto e sostituito con il portafoglio digitale. Senza il Portafoglio Digitale si potrebbe non lavorare. Tale progetto potrebbe garantire nei prossimi anni una vera e propria digitalizzazione dell’ennesimo documento atto ad essere identificato in tutta Europa. Tali novità dovranno essere attuate entro l’autunno anche perché saranno finanziate dal PNRR. Tali finanziamenti, come già noto, dovranno essere finalizzati anche a progetti di innovazione tecnologica. Tale possibilità è stata comunicata dal Ministro dell’Innovazione Tecnologica, Vittorio Colao.
Vaccino aggiornato: entro 24 o 48 ore nuovo “obbligo” vaccinale?
Entro 24 o 48 ore l’Ema potrebbe dare il via libera all’estensione del booster vaccinale da Covid-19 agli over 60. Tale decisione venne anticipata due giorni fa da Marco Cavaleri, il responsabile della strategia per i vaccini dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema). L’Aifa e il Ministero della Salute valutano di predisporre un nuovo piano vaccinale. Infatti, dalla prossima settimana gli italiani over 60 potrebbero essere chiamati per la somministrazione della quarta dose di vaccino Covid. Tale vaccino potrebbe essere somministrato dopo il dilagarsi della variante Omicron 5. Secondo alcuni studi tali vaccini non sarebbero aggiornati per contrastare specificamente la variante super contagiosa ma potrebbe incrementare la risposta immunitaria. Ma, nonostante ciò, potrebbe comunque essere estesa la somministrazione di un ulteriore booster vaccinale. Questa decisione potrebbe causare non poco malcontento.
Vaccino aggiornato: dati di mortalità e ospedalizzazione
Secondo alcuni dati dell’Istituto superiore di sanità il tasso di mortalità per COVID risulta essere più alto per i non vaccinati. Le persone non vaccinate rispetto a quelle vaccinate, corrono un rischio fino a 7 volte maggiore di morte. Inoltre, si parla di un rischio di 3,5 volte più alto di ricovero in terapia intensiva. Il tasso di mortalità standardizzato per età, relativo alla popolazione di età pari o superiore a 12 anni, su 100mila persone è più alto. Infatti, nel periodo 13 maggio-12 giugno 2022, per i non vaccinati risulta nel dettaglio 11 decessi per 100.000 abitanti. Tale tasso è circa sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni. Si tratta di 2 decessi per 100.000 abitanti. Il tasso di ospedalizzazione risulta invece più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo. Infatti, si parla di 22 ricoveri su 100.000 abitanti.
Per quanto riguarda i dati sui contagi è interessante rilevare come continua a crescere la quota di italiani contagiati da Sars-CoV-2. Inoltre, è in aumento il dato dei contagiati dopo aver superato già un infezione da Covid-19. Infatti, più di un caso su 10 fra quelli censiti in 7 giorni nel Paese risulta essere una reinfezione. Il Presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, è intervenuto in merito alla vicenda. Palù ha detto: “Finirà che ogni anno dovremo fare la profilassi con un nuovo vaccino aggiornato in base al ceppo circolante in quella stagione. La quarta dose del vaccino va fatta senza riserve. Infatti, protegge dalla malattia grave e, anche se solo parzialmente, dall’infezione. Il problema è che appena il 19% degli over 80, cui è raccomandata, l’hanno ricevuta. Percentuale bassissima, un quinto della popolazione che ne avrebbe bisogno. I più esposti alle conseguenze severe del Covid”.