Fin dall’inizio della pandemia e anche adesso, nel post-quarantena, tra mille dubbi e indecisioni, si è avuta una sola certezza. L’unica soluzione per combattere definitivamente il Covid-19 è il vaccino. Pare che il suo arrivo sia più imminente del previsto. Infatti, è stato firmato l’accordo per l’approvvigionamento di 400 milioni di dosi da distribuire alla popolazione europea. Il contratto è stato sottoscritto dalla Europe’s Inclusive Vaccines Alliance (composta da Germania, Francia, Olanda e Italia) con l’azienda farmaceutica AstraZeneca. Lo ha annunciato il Ministro della Salute Roberto Speranza, nelle sale di Villa Pamphilj a Roma, sede della Presidenza del Consiglio durante la convocazione degli Stati Generali.
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Vaccino: l’Italia in prima linea
L’Italia si è distinta fin da subito nella lotta al Coronavirus. Ha adottato metodi di analisi e ricerca molto validi e terapie decisamente efficaci. È inoltre tra i primi Paesi firmatari del contratto per l’approvvigionamento del vaccino. Ma giocherà un ruolo importante anche nella sua fase di sviluppo e produzione.
Il vaccino di AstraZeneca nasce nei laboratori dell’Università di Oxford. La sperimentazione sull’uomo è partita ad aprile e prosegue tuttora. Alla sua realizzazione sta partecipando anche la società italiana IRBM Science Park SpA di Pomezia, tramite la sua divisione Advent per i vaccini innovativi.
Vaccino: in arrivo le prime dosi
- Personale sanitario;
- Categorie a rischio per età o patologie;
- Militari e forze dell’ordine.
È stato dichiarato che il vaccino avrà un costo irrisorio e sarà quindi accessibile a tutti. AstraZeneca ha infatti annunciato che costerà “pochi euro”. L’azienda ha inoltre preso l’impegno di produrre 2 miliardi di dosi su scala globale. L’obiettivo è infatti garantire “un accesso ampio, equo e senza alcun profitto durante la fase della pandemia”. A tal proposito, infatti, la casa farmaceutica continua a costruire diverse catene di approvvigionamento a livello globale. Per aumentare ulteriormente la capacità produttiva, si è aperta alla collaborazione con altre aziende.
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Vaccino: funzionerà?
“Nella ricerca farmaceutica funziona così”, sottolinea Wittum. Aggiunge che si è da poco conclusa la fase I, ovvero la prima fase di sperimentazione sull’uomo. “Un comitato indipendente di monitoraggio ha analizzato questo risultato e ha raccomandato all’autorità regolatoria inglese di iniziare la sperimentazione su larga scala. Ovviamente fino alla fine di questa non potremo sapere se il vaccino funziona, però siamo fiduciosi” conclude il presidente.