Vaccino Covid Olocausto – Il tribunale di Amburgo ha emesso un’ammenda di 1.800 euro contro un No Vax che ha paragonato le restrizioni anti Covid all’Olocausto. La sentenza, emessa da un giudice di Wandsbek, distretto di Amburgo, è arrivata sia per contrastare l’abuso della stella ebraica, sia per la minimizzazione dello sterminio degli ebrei. Anche la Baviera utilizzerà lo stesso metro di giudizio della città di Amburgo.
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Vaccino Covid Olocausto: la sentenza di Amburgo
“La gente veniva uccisa nelle camere a gas. Oggi le persone vengono gasate attraverso le mascherine!”. È questo ciò che l’uomo ha scritto sul proprio profilo Facebook. Il post è rimbalzato, nel giro di poco tempo, nelle mani delle autorità, facendo approdare il caso in un’aula di tribunale. La sentenza è stata emessa da un giudice di Wandsbeck, uno dei sobborghi della stessa Amburgo. In sede, la carica ha affermato che l’affermazione condivisa sul social network non fa altro che minimizzare le brutali sofferenze inferte dai nazisti agli ebrei. L’imputato, invece, ha provato a difendersi sostenendo di riferirsi alle camere a gas utilizzate per le condanne a morte negli USA.
In Germania, coloro che sfruttano le tragedie legate al periodo hitleriano possono subire pene molto severe. Il saluto romano in pubblico e la condivisione di post dal carattere nazista sui social sono sanzionabili. Per l’apologia al nazismo, esiste una pena fino a tre anni. L’ultimo provvedimento è stato preso nel 2020, dichiarando fuorilegge il “Movimento Combat 18”. Quest’ultimo traeva ispirazione dalle teorie hitleriane ed era congiunto al movimento internazionale “Blood & Honour”.
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Vaccino Covid Olocausto, Afd: “Dittatura dei vaccini”
Tutto ciò si accompagna alle formazioni di destra estrema che protestano contro le nuove misure di contenimento del Coronavirus. L’Afd (Alternative für Deutschland) ha parlato apertamente e senza veli di “Dittatura dei vaccini”. Il pensiero di questo partito supera ben il 20% dei consensi in Sassonia e in alcuni lander della Germania orientale. E proprio in questi territori, il numero dei contagiati è quattro volte più alto della media nazionale tedesca.
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La situazione in Italia
Il numero dei non vaccinati che occupano le terapie intensive è in aumento. In meno di un mese, si è passati ad oltre 500 unità. Tra queste, 165 hanno un’età compresa tra i 40 e i 60 anni, mentre 318 sono nella fascia tra i 60 e gli 80 anni. I ricoveri delle persone immunizzate sono 216, cioè meno della metà dei No Vax, ed hanno tutti più di 60 anni.
Sui No Vax, è diventata emblematica la reazione del primario del pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore, a Pesaro.
“Cerco di essere il più possibile politicamente corretto. Ma adesso non posso più farlo. All’ennesimo caso di No Vax positivo (anziano con figli No Vax, strafottente cinquantenne ‘tanto a me non capita’, trentenne palestrato ‘con questo fisico non ho paura di niente’) che vuol dire più lavoro e più rischio per noi sanitari stremati, ma soprattutto meno risorse e posti letto per tutti gli altri malati, vittime innocenti di cieca stupidità, ho perso la pazienza! Non voglio più avere a che fare con voi!!!”
“Siete tra i miei amici di Facebook? Vi prego, se vi è rimasta una briciola di dignità, cancellatevi. Altrimenti, appena me ne accorgo, lo farò io. Venite in pronto soccorso malati? Vi curerò, è il mio lavoro, ma senza parlarvi. Sappiate che vi disprezzo. Non è questione di libertà di pensiero, ma di rispetto per la comunità. Non ne avete, non ne meritate. Avrete le mie cure al meglio che posso, come sempre. Ma sappiate che mi fate schifo”.
Questo è il messaggio con cui il medico, tramite il proprio profilo Facebook, si è rivolto a tutta la comunità No Vax.