Napoli, parte al Pascale la sperimentazione del vaccino made in Italy

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Vaccino italiano pascale

Vaccino italiano Pascale – L’AIFA ha finalmente approvato la sperimentazione di COVID-eVax, il vaccino totalmente italiano, forse resistente alle mutazioni. La prima e la seconda fase della sperimentazione verrà effettuata anche all’Istituto Nazionale Tumori Pascale

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Vaccino italiano Pascale centro della sperimentazione

vaccino italiano Pascale COVID-eVax è il nome del vaccino totalmente italiano, è stato ideato da Takis e sviluppato in collaborazione con Rottapharm Biotech. L’agenzia del farmaco italiano ha dato il via alla sperimentazione. Lo studio clinico di fase I e II partirà nel mese corrente. Sarà svolto presso l’Istituto nazionale Tumori Pascale di Napoli, l’Istituto nazionale sulle Malattie Infettive Spallanzani di Roma e l’ospedale San Gerardo di Monza, in collaborazione con l’Università di Milano Bicocca. I primi risultati, dati dagli studi approfonditi, sulla sicurezza e sull’immunogenicità saranno pubblicati circa tre mesi dopo l’inizio della sperimentazione.

Luigi Aurisicchio, amministratore delegato nonché direttore scientifico di Takis ha commentato così l’autorizzazione dell’AIFA: “L’autorizzazione rappresenta il primo importante passo per lo sviluppo della tecnologia del DNA contro il Covid-19 ma anche per altre patologie”.

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Vaccino Italiano Pascale: Come funziona?

Vaccino italiano Pascale Lucio Rovati, presidente e direttore scientifico di Rottapharm Biotech, si è dimostrato fiero ai microfoni di NapoliToday. “Vaccino che nasce in Italia, si sta sviluppando in Italia con tecnologie tutte italiane, verrà sperimentato in Italia e, in caso di successo degli studi clinici, sarà prodotto nel nostro paese grazie ad un consorzio solido e altamente competente che sta già lavorando alla possibile fase di industrializzazione“.

COVID-eVax è stato creato dal frammento di DNA positivo. Quest’ultimo, iniettato nel muscolo, produce una porzione specifica della proteina ‘spike‘ del virus. La proteina stimola una forte reazione immunitaria. Sfrutta la tecnica dell’elettroporazione, ovvero una procedura che apre dei pori della membrana cellulare per facilitare l’entrata del DNA nelle cellule. Una tecnica rapida e senza effetti collaterali grazie a lievi e brevi stimoli elettrici.