Il tanto atteso vaccino Johnson & Johnson è stato approvato sabato 27 febbraio dall’FDA (Food and Drug Administration). Gli Stati Uniti, con un’autorizzazione di emergenza, hanno quindi avuto il via libera per il primo vaccino anti-Covid monodose. La notizia ha avuto una risonanza positiva anche per l’Europa. Difatti l’EMA – Agenzia Europea per i Medicinali – ha accelerato il processo di approvazione. L’ok verrà probabilmente anticipato al prossimo 11 marzo. Questo vaccino potrebbe dare una svolta alla gestione dell’attuale emergenza da Covid-19; è dimostrata infatti la sua maggiore versatilità nella somministrazione e la sua alta efficacia.
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Vaccino Johnson & Johnson Ema: vicinissimo l’ok dall’Agenzia
Dopo i ritardi dei primi mesi del 2021, e le numerose critiche ricevute per la lentezza dei processi di autorizzazione dei medicinali in un periodo di tale emergenza, l’Ema ha deciso di accelerare sull’approvazione del vaccino Johnson & Johnson per l’Europa.
Ecco il comunicato pubblicato sul sito dell’ente: “L’Agenzia europea del farmaco convocherà una sessione straordinaria del suo comitato per i medicinali per uso umano l’11 marzo per prendere in considerazione l’autorizzazione del vaccino Johnson&Johnson. Quel giorno potrebbe essere emesso, se possibile, un parere sull’autorizzazione all’immissione in commercio di questo vaccino. Questa riunione straordinaria è organizzata nel contesto della valutazione del vaccino COVID-19 sviluppato da Janssen-Cilag International N.V. Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) è il comitato responsabile della preparazione dei pareri dell’Agenzia su tutte le questioni riguardanti i medicinali per uso umano”.
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Vaccino Johnson & Johnson efficacia: caratteristiche e funzioni
Nello specifico, il vaccino di Janssen-Cilag si basa su vettori derivanti da adenovirus di sierotipo 26 (Ad26). All’interno contiene l’informazione genetica per la produzione della proteina Spike, presente sulla superficie del SARS-CoV-2. Le cellule dell’organismo – una volta ricevuta l’informazione genetica – sono dunque indotte alla sintesi di questa proteina, riconosciuta come estranea dal sistema immunitario. Di conseguenza, vengono prodotte anche le difese naturali per “proteggersi” dalla Spike estranea. In questo modo l’organismo avrà già pronto un pool di cellule T e anticorpi necessari per la difesa dal virus. In pratica, il vaccino previene l’ingresso del coronavirus nell’organismo, e ne distrugge quelle infette.
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Ulteriori vantaggi
Tra l’altro, è stato testato su soggetti con altre patologie di base – obesi, diabetici, malati oncologici – e ha dimostrato una copertura del 100% contro il rischio di ospedalizzazione o morte. I test clinici hanno inoltre confermato un’efficacia dell’85% contro le forme più gravi di Covid. Testato in Sudafrica nel periodo di circolazione della variante, si è dimostrato efficace al 66% sulle forme gravi o moderate.