Vaiolo scimmie Barletta, registrato un primo caso. Il paziente in questione attualmente è ricoverato a Bisceglie. Inizialmente, il 31enne, era stato portato presso il pronto soccorso di Barletta. La motivazione erano delle ghiandole della gola ingrossate ed una febbre costante. Tuttavia, dopo un’attenta analisi, gli è stato diagnosticato il vaiolo delle scimmie. Per questo è finito al reparto infettivi dell’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie. Qui sono state ritrovate vesciche su tutto il corpo. Attualmente in ricovero, sembra che le cure stiano avendo effetto.
Vaiolo scimmie Barletta: dal pronto soccorso al reparto infettivi
Il vaiolo delle scimmie è arrivato anche a Barletta. La testimonianza è data dal caso di un 31enne riscontrato pochi giorni fa. L’uomo in questione era stato inizialmente portato al pronto soccorso a causa di un ingrossamento delle ghiandole. Successivamente però, vista la costante febbre e le numerose vesciche emerse su tutto il corpo, è stato trasferito al reparto infettivi dell’ospedale di Bisceglie. L’uomo, da quel che si evince, era da poco tornato da un viaggio a Marrakech, in Marocco. Una volta rientrato a Barletta avrebbe iniziato ad accusare sintomi di stanchezza e spossatezza.
Vaiolo scimmie Barletta: le cure e lo stato dell’uomo
Una volta trasportato presso l’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie, l’uomo è finito sotto osservazione. Individuata dunque la causa in quello che oggi è noto come il vaiolo delle scimmie, si è subito optato per le cure indicate. Al momento quest’ultime sembrano avere effetto. Di fatto l’uomo sta reagendo in maniera positiva ai farmaci che gli sono stati somministrati. Inoltre i medici rassicurano i più affermando che la possibilità di contagio dovuta da questa malattia è bassa. Dunque non è il caso di creare allarmismi.
Vaiolo scimmie Barletta: i sintomi derivanti dalla malattia
Alla luce di ciò è importante conoscere non solo di cosa si sta parlando ma anche come individuarlo. Bisogna partire dal fatto, che crea meno allarmismi, ovvero quello della diffusione. A differenza del Covid-19 infatti la trasmissione tra umani è veramente bassa. Può avvenire solo nel caso di stretto contatto tra una ferita ed il materiale infetto. I sintomi invece più diffusi sono quello della febbre, del mal di testa e della spossatezza. A questo si aggiungono i dolori muscolari e il gonfiore die linfonodi. I casi in Italia al momento sembrano del tutto isolati e principalmente derivanti da persone di rientro dall’estero.