Da poco Roberto Vannacci, ormai ex generale ed autore del best seller “Il mondo al contrario” è diventato ufficialmente un candidato in quota Lega per le elezioni europee 2024 e già parecchie sue dichiarazioni hanno iniziato a fare un certo rumore. L’ultima riguarda le recenti proteste studentesche. Andiamo a vedere cosa è successo e cosa ha detto il candidato.
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Vannacci, durissimo attacco agli studenti a Bologna
Vannacci era a Bologna in una delle tappe di presentazione del suo nuovo libro “il coraggio vince”. Interrogato sulle ultime proteste studentesche (noi ve ne avevamo parlato qui), il generale ha rilasciato la seguente dichiarazione, poi ripresa da tutti gli organi di stampa.
“Il diritto a scendere in strada deve essere assicurato, così come questo diritto deve essere assicurato nel rispetto dell’ordine pubblico. Quindi, quando si definiscono regole, e le regole sono chiare, non sono le forze dell’ordine che manganellano gli studenti, ma sono gli studenti che si mettono nelle condizioni di farsi manganellare. Io sono convinto che le regole, se sono stabilite, e lo sono, non comporterebbero, se fossero rispettate, azioni violente da nessuna delle due parti. Nessuno prova particolare felicità nell’effettuare un’azione violenta o un’azione di contrasto. Il problema è che qualcuno si mette nelle condizioni di farsi manganellare. Così come il ladro che ti entra in casa alle tre di notte si mette nelle condizioni, forse, di farsi sparare da qualcuno.”
In più punti, va sottolineato, Vannacci è stato interrotto dagli applausi della folla.
Vannacci: il contesto accentua le parole
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Potrebbe essere una strategia vincente per lui e per Salvini. Del resto, la base è antica: “Purché se ne parli”. A Vannacci serve per aumentare la sua fama nella vita post esercito che lo attende. Salvini invece spera in Vannacci per superare lo sbarramento dell’8% alle europee. Altrimenti per l’erede di Bossi l’addio alla segreteria della Lega sarebbe un passo inevitabile.