Variante africana del Covid, l’Italia chiude l’ingresso a 7 paesi africani. La decisione arriva dopo Israele e Inghilterra, primi paesi a prendere precauzioni. Si tratta dell’evoluzione della variante beta africana, nominata “Nu”. In Belgio è già stato isolato il primo caso. Tra tutte si tratta della variante Covid che preoccupa maggiormente. L’Ue e gli organi competenti hanno annunciato un’immediata riunione nella giornata odierna. Lo scopo sarà comprendere la pericolosità della variante africana.
La variante africana del Covid si era già presentata mesi fa nella sua forma “beta”. La nuova, definita “Nu”, sembra però decisamente più pericolosa. In Belgio è già stato isolato il primo caso mentre altri paesi hanno già preso precauzioni. Israele, Inghilterra e Italia hanno chiuso l’accesso a chi proviene da 7 paesi africani. “Questa è la variante più significativa che abbiamo incontrato fino ad oggi”. Commenta Jenry Herries, amministratore delegato di Ukhsa (Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito). Immediata infatti la riunione dell’UE per discutere di eventuali contromisure e pericolosità.
Il caos generato dalla variante africana è dovuto principalmente alla mancanza di vaccini in Africa. Appena il 24% infatti risulta vaccinato, per cui il virus è facilitato nel suo sviluppo. Un ramo del coronavirus che ha subito allarmato l’Europa e l’Italia. “Al momento non ci sono dati sufficientiche indichino innanzitutto la trasmissibilità e in secondo luogo se la variante eluda o meno i vaccini attualmente disponibili”. Commenta Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute. “Chiaro è che in tal caso sarebbe un problema: al momento è presto e non è presente in Italia, ma va attenzionata”.