Allarme variante Delta in Italia: la Campania prossima alla zona gialla?

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Variante Delta Campania gialla: il nuovo ceppo si sta diffondendo sempre più rapidamente. In Italia, alcune regioni stanno per diventare gialle. Il rischio di dover rafforzare le restrizioni è molto concreto. A registrare il maggior numero di contagi, negli ultimi giorni, sono Campania, Abruzzo, Marche e Sicilia. Queste zone sono vicine alla soglia dei 50 contagi per 100mila abitanti.

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Variante Delta Campania gialla: scatta l’allarme

Variante Delta Campania gialla
Immagine dal profilo Facebook ufficiale di Vincenzo De Luca

Variante Delta Campania gialla – La variante Delta del Covid 19 si sta diffondendo sempre più rapidamente in tutta Europa. Nello specifico, anche l’Italia sta vedendo un innalzamento dei contagi, nonostante la situazione negli ospedali e nelle terapie intensive sia ancora piuttosto tranquilla. Tuttavia, in alcune regioni si è vicini alla soglia dei 50 contagi per 100mila abitanti. Campania, Abruzzo, Marche e Sicilia hanno il rischio concreto di passare già in zona gialla.

L’allarme potrebbe scattare con l’aumento dell’Rt, con il superamento del 40% del tasso di occupazione delle aree mediche e con il superamento del 30% di quelle intensive.

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Variante Delta Campania gialla: cosa accadrà nelle prossime settimane?

Variante Delta Campania giallaVariante Delta Campania gialla – Intanto, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha rassicurato gli italiani. “Al momento non vedo, con i numeri attuali, la necessità di un ritorno di alcune regioni in zona gialla. A oggi non c’è questo rischio, ma vediamo cosa accade nelle prossime settimane”. Così ha dichiarato durante un’intervista a “24 Mattina” su Radio24. Tuttavia, ha anche invitato a non abbassare il livello di allerta. “Io credo che la variante Delta diventerà prevalente e accadrà, purtroppo, molto prima. Temo per fine mese 3-4 volte i contagi che ci sono oggi”, ha aggiunto.

Nel frattempo, le Regioni hanno richiesto una revisione dei parametri per il cambio di colore. La questione avanzata è quella di tener maggiormente conto dei ricoveri piuttosto che dell’indice di positività. Al momento, il Ministro della Salute Roberto Speranza non è d’accordo su questo cambiamento.