Vendita documenti falsi Telegram: scoperta una vera e propria “azienda” di falsificatori di documenti a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli. Sono stati rinvenuti dai Carabinieri diversi smartphone, computer, carte di credito e diversi documenti contraffatti. Le indagini sono ancora in corso su tutto il territorio nazionale.
I Carabinieri della sezione Provinciale di Castello di Cisterna hanno scoperto un’azienda di falsificatori. La scoperta è avvenuta a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli in un seminterrato in via Pomigliano. Nella sede operativa della banda sono stati trovati 20 smartphone, 2.009 sim card, 13 personal computer, alcuni dei quali accesi e connessi alla rete internet. Inoltre, sono state rinvenute anche 54 carte di credito e debito, e la somma contante di 2.280 euro. Sono stati scoperti anche diversi documenti contraffatti tra cui sette patenti di guida e sei codici fiscali. Tra i documenti vi erano anche 127 contratti per l’attivazione del sistema pubblico identificazione digitale Spid. Sono stati poi rinvenuti documentazioni relative all’identità di inconsapevoli persone residenti su tutto il territorio nazionale. La vendita dei documenti contraffatti avveniva tramite Telegram, come già avvenuto in passato.
I Carabinieri nella sede operativa hanno sorpreso 4 ragazzi tra i 17 e i 27 anni. Uno dei tre, originario di Siracusa, era già noto alle Forze dell’Ordine. Gli altri tre, invece, erano residenti tra Portici ed Ercolano. Dai primi accertamenti dei Carabinieri, le indagini sono tuttora in corso, è emerso che i 4 ragazzi proponevano su Telegram la vendita. Era stato stabilito anche il listino prezzi, di documenti di identità contraffatti e sim telefoniche intestate ad altri. L’intera area adibita a centrale informatica è stata posta sotto sequestro dalle Forze dell’Ordine. I quattro ragazzi sono stati denunciati e risponderanno di associazione a delinquere finalizzata alla produzione e vendita di documenti falsi. Si attendono novità nelle prossime ore. Gli inquirenti sono alla ricerca di altre bande collegate o di eventuali altri complici. Verranno, infatti, visionati i social network e i canali collegati ai quattro ragazzi denunciati.
Vendita documenti falsi Telegram: sotto accusa il social network
Continua ancora la vendita di documenti falsi su Telegram. Il noto social network è nuovamente sotto accusa. Tra le tante accuse vi è la mancanza di controlli tempestivi. Infatti, già in passato erano stati trovati canali in cui si vendevano documenti falsi. In quel caso si trattava di Green Pass e di certificazioni di avvenuta vaccinazione falsi. Bisogna sperare che queste cose non accadano più. In primo luogo, perché è vietato dalla legge, ma in secondo luogo perché si rischiano omonimie pericolose. Infatti, spesso accade che questi documenti sono usate dalla malavita e questo potrebbe causare gravissimi problemi. Tra i documenti rinvenuti, infatti, c’erano nomi di persone all’oscuro della vicenda che potrebbero ricevere multe o denunce per reati mai compiuti. Si spera che i controlli possano aumentare e che le Forze dell’Ordine riescano ad arginare questi atti illeciti.