C’è vita su Venere! Scoperte tracce di fosfina nell’atmosfera

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L’Universo è un luogo misterioso e affascinante. Da sempre la sua evoluzione e la sua “geografia” rapiscono l’attenzione dell’uomo. Una delle domande che più spesso ci poniamo è: “Siamo l’unico pianeta a essere mai stato abitato da forme di vita?” Dopo anni di studi e missioni spaziali, arriva una notizia incredibile. Pare, infatti, che gli scienziati abbiano individuato tracce di fosfina, una sostanza strettamente legata alle attività di esseri viventi, nell’atmosfera del pianeta Venere.

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Tracce di vita su Venere?

venereAbbiamo (o abbiamo avuto) compagnia nell’Universo, quindi? La questione non è cosi semplice. Venere è il pianeta più vicino alla Terra e ha dimensioni e massa simili. Tuttavia, è un posto poco ospitale per la vita. L’atmosfera, infatti, è costituita da una grande quantità di anidride carbonica ed è estremamente caldo. Inoltre è avvolto da nubi spesse, costituite principalmente di acido solforico.

Gli scienziati hanno annunciato recentemente la presenza nella sua atmosfera di fosfina – o fosfuro di idrogeno – una sostanza potenzialmente prova di segni di vita sul pianeta. Pare infatti che la fosfina possa essere prodotta solo industrialmente o da esseri viventi, uomini o microbi che siano. Questa viene anche prodotta da alcune specie di batteri anaerobici (organismi che abitano siti privi di ossigeno come discariche, paludi e viscere animali).

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La ricerca

carbonioLa ricerca è stata di recente pubblicata sulla rivista scientifica Nature Astronomy. Sebbene la sua portata sia enorme, gli autori sono ancora molto cauti. Saranno necessari ulteriori indagini e studi per capire precisamente la natura e l’origine della sostanza rilevata.

L’indagine è condotta dal gruppo internazionale coordinato da Jane Greaves, dell’Università britannica di Cardiff. Si basa sulle osservazioni del James Clerk Maxwell Telescope, gestito dall’Osservatorio dell’Asia orientale, e dalle antenne Alma in Cile dell’Osservatorio Europeo Meridionale.

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Il parere degli esperti

Da tempo, ormai, gli astronomi ipotizzavano la presenza di batteri nelle nubi ad alta quota che circondano Venere. Queste, infatti, permetterebbero agli organismi di sopravvivere lontano dalla superficie rovente, in un ambiente molto acido. La fosfina quindi sarebbe un’impronta biologica, segnale di vita. Si tratterebbe però di microbi diversi da quelli terrestri, che produrrebbero quantità differenti di fosfina, considerati i livelli di concentrazione di quest’ultima riscontrati.

Gli scienziati hanno cercato di capire se questa potesse essere prodotta da altre fonti, da processi naturali non biologici. Tuttavia né la luce del sole, né i minerali, i vulcani o i fulmini riescono a produrne abbastanza da giustificare la quantità osservata. Questo sembra confermare la presenza di batteri su Venere, una traccia di vita che potrebbe aprire nuovi orizzonti. Occorrerà attendere l’esito di ulteriori ricerche per capire se, quando e in che forma esiste altra vita nell’universo.

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