Venezia professoressa vieta uso top alle ragazze durante l’ora di ginnastica, secondo l’insegnante distrarrebbe i compagni maschi. La vicenda riportata è accaduta al liceo artistico statale Marco Polo di Venezia e le ragazze hanno sin da subito disatteso tale disposizione, infatti nei giorni a seguire sono entrate in classe solo con quell’indumento.
Le ragazze del collettivo studentesco che hanno messo in atto la protesta hanno ribadito:
“Non accetteremo di doverci coprire per paura che qualcuno possa guardarci, toccarci o fischiarci. Non vogliamo essere educati alla paura, ma al rispetto!”
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Venezia professoressa vieta uso top: le ragazze insorgono!
Nina Mingardi, una ragazza del collettivo Polo-Las, spiega la vicenda:
“Un’insegnante di educazione fisica ha redarguito alcune studentesse che si erano presentate in palestra indossando un top sportivo intimando loro di indossare una maglietta, sostenendo che quell’abbigliamento non fosse adatto a un contesto scolastico. Alle ragazze che non avevano una t-shirt, la prof ha fatto fare lezione con la felpa. Ha anche aggiunto che, se l’episodio si dovesse ripetere, non esiterà a mettere una nota sul libretto alle studentesse disobbedienti. Il motivo? Quell’abbigliamento avrebbe potuto distrarre i compagni di classe maschi“.
Ma le ragazze non ci stanno e hanno organizzato una protesta:
“Non accetteremo di doverci coprire per paura che qualcuno possa guardarci, toccarci o fischiarci. Non vogliamo essere educati alla paura, ma al rispetto. E, per insegnare il rispetto, mostrare le nostre forme è esattamente quello che intendiamo fare: andare in top a scuola, in palestra e in qualsiasi posto vogliamo. E, se le ragazze saranno punite per questo, come collettivo siamo pronti a rispondere“.
Infine, la professoressa di educazione fisica avrebbe rimproverato le studentesse facendo riferimento al più generale concetto di ‘decoro’. Infatti, secondo l’insegnate sarebbe opportuno che non indossino top e abiti scollati. Anche su questo punto c’è la replica di Mingardi:
“Il decoro con l’abbigliamento non c’entra proprio nulla. […] La nostra protesta va oltre la discussione con la singola insegnante. È un discorso generale di mentalità, che deve cambiare. Io voglio e devo sentirmi libera di andare dovunque, vestita come mi pare. Devo essere libera di indossare il top sportivo tanto durante l’ora di ginnastica, quanto per assistere alla lezione a scuola. È arrivato il momento di imparare a scindere le persone dagli abiti che indossano“.