Il giornalista siciliano Paolo Borrometi farà tappa a Pomigliano d’Arco in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Un morto ogni tanto”. L’appuntamento (ingresso libero, posti limitati) è fissato per mercoledi 17 aprile alle ore 18:00 presso la Feltrinelli Point in Via Roma, 281. L’intento dell’incontro Vite sotto scorta è quello di porre in evidenza la vita di uomini di Stato e di servizio costretti a vivere sotto scorta perché minacciati dalle organizzazioni criminali. (Leggi anche – Linea libera: il numero verde contro mafie e corruzione) L’idea nasce dalla giornalista anticamorra Luciana Esposito direttore di Napolitan.it e dall’ingegnere Tahir Oliver, ideatore del Safe.
Vite sotto scorta: le inchieste di Paolo Borrometi


Paolo Borrometi, da oltre 5 anni sotto scorta di Livello I, finisce nel mirino della mafia per le inchieste pubblicate sul giornale di cui è direttore, “La Spia”. Le sue indagini portarono allo scioglimento, per infiltrazioni mafiose, del comune di Scicli (meglio conosciuto come il palcoscenico a cielo aperto della fiction televisiva “Il commissario Montalbano”). Si è anche occupato del commissariamento per mafia di Italgas, del Mercato ortofrutticolo di Vittoria, dei trasporti su gomma gestiti dai Casalesi dai Mercati Ortofrutticoli, della presenza mafiosa nel sud-est siciliano di Cosa Nostra. L’ultima sua inchiesta è stata quella sulle “vie della droga dal Porto di Gioia Tauro fino alla provincia di Ragusa”.
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La sua vita sempre nel mirino della mafia
Da agosto 2014, a causa delle continue minacce e dopo l’incendio della porta di casa, vive sotto scorta dei Carabinieri. L’AGI lo trasferisce da Ragusa a Roma ma anche nella capitale continua a ricevere pesanti minacce di morte.
Il 10 aprile del 2018, nell’ordinanza del Gip di Catania, viene reso pubblico il tentativo di attentato di Cosa Nostra nei confronti del giornalista. I particolari sono agghiaccianti. L’attentato, secondo quanto si legge nell’ordinanza che ha condotto all’arresto di quattro persone, doveva essere realizzato dal clan Cappello di Catania su richiesta del clan Giuliano di Pachino.
Tanti ospiti presenti alla Feltrinelli
Oltre all’autore del libro, interverranno a Vite sotto scorta:
- Nicola Morra, Presidente commissione antimafia;
- Vincenzo D’Onofrio, Procuratore aggiunto di Avellino;
- Luigi Maiello, Comandante del corpo della Polizia municipale di Nola;
- Vittorio Porcini, sostituto commissario del commissariato di Ponticelli;
- Sandro Ruotolo, Presidente unione cronisti della Campania;
- Arnaldo Capezzuto, giornalista “Il Fatto Quotidiano”;
- Luciana Esposito, direttore “Napolitan.it”;
- Luigi Leonardi, testimone di giustizia.
Modera l’incontro l’ingegnere Oliver Tahir.
Tanti e illustri ospiti, in attesa di un folto pubblico. Tutti insieme per gridare che “la mafia è una montagna di merda e non ci fermerà!”