Il Volo India Fiumicino è atterrato ieri con 213 passeggeri di cui 28 bambini e 3 neonati. Sottoposti a tampone, 23 sono quelli risultati positivi. Tra questi 2 appartengono all’equipaggio. Subito isolati sono stati portati nel Covid Hotel per svolgere la quarantena. In queste ore gli esami per verificare eventuali varianti.
Ti consigliamo come approfondimento – Vaccino Sputnik bloccato in Brasile. Burioni: “il problema sembra grave”
Volo India Fiumicino: l’atterraggio dell’ultimo volo
Il volo proveniva da Nuova Delhi ed è atterrato nella serata di ieri. Si è trattato dell’ultimo volo proveniente dal’India dopo l’ordinanza firmata da Speranza il 27 aprile. Infatti nell’ordine firmato da Speranza si legge: “Sono vietati l’ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in India.” Una chiusura dei confini voluta fortemente anche dal presidente del Lazio Nicola Zingaretti, che da giorni chiedeva “un blocco istantaneo dei voli”. L’Air India AI 1123 atterrato ieri, era atteso da tre pullman e 6 ambulanze. I passeggeri sono stati indirizzati in un terminal isolato e sono stati sottoposti a tampone. Tutti i 350 bagagli sono stati fatti sterilizzare. Sui 23 tamponi positivi ora lo Spallanzani lavora per identificare eventuali varianti.
Ti consigliamo come approfondimento – Variante indiana: 1 mln di morti in 3 giorni. Speranza vieta arrivi dall’India
Volo India Fiumicino: l’ultima ordinanza di Speranza
Oltre all’ordinanza firmata il 27 aprile, Speranza nella giornata di ieri ne ha annunciato una ulteriore. Oltre che dal’India sarà vietato l’ingresso, da qualsiasi punto del confine, a chi provenga dal Bangladesh o a chi ci abbia transitato negli ultimi 14 giorni. Per chi si trova già in Italia è obbligatoria una quarantena di 14 giorni, anche se asintomatico. Direttive che mostrano inevitabilmente come la situazione in India faccia paura. Con una media di oltre 3mila positivi al giorno, l’epidemia nel paese asiatico è fuori controllo. Una situazione che ha portato il premier Draghi ad offrire un sostegno pratico. “L’Italia non farà mancare il proprio sostegno in questo momento di difficoltà. Abbiamo offerto, attraverso il dipartimento della Protezione civile, disponibilità all’invio di un sistema di produzione di ossigeno. Invieremo anche una squadra di personale specializzato per garantirne la corretta messa in opera.”