Whirlpool protesta alla stazione centrale di Napoli. Oltre 200 lavoratori hanno bloccato i binari dei treni ad alta velocità come segno di protesta. Dopo il licenziamento dei primi 350 operai, oggi la rivolta contro la multinazionale americana continua nel centro di Napoli.
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Whirlpool protesta alla stazione centrale
La chiusura imminente della struttura con sede a Napoli sta causando e causerà il licenziamento di centinai di operai. L’amministratore delegato dell’azienda, Luigi La Morgia, ha spiegato come la chiusura della struttura sia legata a ragioni di mercato. “L’attività produttiva è già terminata a fine ottobre, non è possibile. Le lavatrici di alta gamma che erano prodotte a Napoli non hanno più mercato.” Il rifiuto delle 13 settimane di cassazione volute dai sindacati e il licenziamento dei primi 350 dipendenti aveva scatenato la prima rivolta a Capodichino la scorsa settimana. Oggi la protesta si è spostata sui binari dell’alta velocità. Sono circa 150 i lavoratori che con striscioni e slogan hanno bloccato la circolazione dei treni. “Devono ascoltarci, ci ridiano il lavoro, subito.”
Whirlpool protesta, parlano i sindacati
Tutti i treni ad alta velocità sono stati impossibilitati a partire nel corso della mattinata. Il rappresentante del sindacato Uil, Giovanni Sgambati si scusa per i disagi ai viaggiatori, ma sono necessari. “Ci possiamo solo scusare per i disagi. Ma per le lavoratrici e i lavoratori della Whirlpool Napoli non si può accettare l’arroganza della multinazionale di ricorrere ai licenziamenti collettivi dopo due anni di lotta. Faremo tutto il possibile per contrastare questa decisione. Non lo meritano la città di Napoli e il Mezzogiorno.” Sul posto presenti le Forze dell’Ordine nel tentativo di riportare la calma e permettere il ripristino della circolazione.