Yara Gambirasio, Cassazione appoggia Bossetti: revisione degli “scartini”

0
1554
yara gambirasio cassazione

Yara Gambirasio Cassazione appoggia la richiesta dei legali di Bossetti. Si tratta di poter accedere alle prove di secondaria importanza tralasciati nei precedenti processi. Secondo la difesa, potrebbero essere favorevoli al presunto killer di Yara, ormai in carcere per scontare l’ergastolo.

Ti consigliamo come approfondimento – Revenge porn, Tiziana Cantone sarà riesumata: ipotesi reato di omicidio contro ignoti

Yara Gambirasio Cassazione: riflettori puntati sugli ‘scartini’

yara gambirasio cassazionePiù volte, in passato, la difesa di Massimo Bossetti ha sollecitato l’attenzione sugli ‘scartini’. I legali del 51enne hanno richiesto di poter metter mano sui reperti che, durante il processo che ha condannato il presunto killer all’ergastolo, sono stati considerati poco importanti. Gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini ritengono che queste ‘prove di secondaria importanza’ possano rivelarsi tutt’altro che tralasciabili. Secondo loro, potrebbero nascondere una pista per rivelare l’innocenza del loro protetto. E quest’oggi la Cassazione ha acconsentito all’ardente richiesta. “Che non ci si accontenti di una verità confezionata”, è ciò che dichiara Salvagni. “Se questi reperti fossero stati mal conservati sarebbe un problema e si scatenerebbe un terremoto. Potrebbe esserci anche qualora noi riuscissimo ad analizzare queste prove, perché siamo certi che l’esame del DNA restituirebbe una risposta diversa da quella data in passato”.

Ti consigliamo come approfondimento – Oncologo estorce 130mila euro ad un paziente per cure gratuite. Arrestato

Yara Gambirasio Cassazione: la determinazione della difesa

yara gambirasio cassazioneNon è una causa persa, bensì un muro che Camporini e Salvagni stanno tentando da abbattere da tanto tempo. Ciò a cui gli avvocati di Bossetti ambiscono è una totale svolta del caso. Qualora gli esami su tali prove tralasciate fino ad ora si rivelassero sensazionali, seguirebbe una naturale revisione della sentenza. “Bossetti è consapevole che è l’unico modo per dimostrare la propria innocenza. Si tratta di un esame che non è mai stato concesso. Secondo la Cassazione noi abbiamo diritto a fare questi esami. Un eventuale diniego sarebbe imbarazzante, anche se possibile. Se dovesse arrivare andremo per la quarta volta in Cassazione”, continua il legale nell’intervista rilasciata a Fanpage. Gli ‘scartini’ potrebbero rivelarsi più grandi della prova regina, che è costata l’incarcerazione di Bossetti?