Zona gialla ristoranti aperti a cena, mentre per la zona arancione si valuta l’apertura a pranzo. La proposta arriva dal Comitato tecnico scientifico sulla base degli ultimi dati. L’indice Rt in Italia resta stabile per questa settimana, fermo a 0,84. L’intera nazione potrebbe mantenere una colorazione a maggioranza gialla. Poche le regioni in arancione; ma è allarme per la diffusione delle varianti inglesi, brasiliane e sudafricane.
Zona gialla ristoranti aperti fino alle 22, la proposta del Cts
Una lieta notizia per il settore della ristorazione. Il Comitato tecnico scientifico, nella giornata di ieri, si dice favorevole a una modifica delle restrizioni sugli orari di apertura dei ristoranti. In zona gialla l’esercizio potrà essere esteso sino alle 22; per quanto concerne le zone arancionivagliata la possibilità di apertura a pranzo. La richiesta era stata inoltrata dal ministero dello Sviluppo economico; su richiesta dalle associazioni di categoria, Fipe Confcommercio e Fiapet Confesercent, e dal Mise. Atteso il sì da parte del Governo. Fratelli di Italia, attraverso i capigruppo al Senato e alla Camera, Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida e il deputato Riccardo Zucconi, presenteranno un ordine del giorno per promuovere il nuovo protocollo.
Dovranno, tuttavia, essere mantenute e osservate le norme di prevenzione. Obbligo di mascherina e distanziamento di almeno un metro tra i tavoli. Non potranno essere occupati più di quattro posti, diversamente nel caso di congiunti. I ristoranti dovranno esporre all’ingresso un bollino che indichi il numero massimo di capienza del locale. Per i bar le disposizioni non cambiano.
Covid Italia, indice Rt fermo a 0,84, regioni in zona gialla
È tempo di scadenze di ordinanze e Dpcm. Il 15 febbraio decadrà il divieto di spostamento fra le regioni; mentre per le norme del Dpcm attuale il termine è segnato al 5 marzo. Spetterà al Governo Draghi impostare le nuove direttive anti-contagio e stillare le norme da affidare al Paese. In caso di fallimento delle trattative o di prolungamento della crisi governativa, spetterà al vigente Conte occuparsi di tamponare l’emergenza. Intanto, resta stabile l’indice Rt, per questa settimana il valore è ancora 0,84. Salvo per alcune regioni, l’Italia conserva una colorazione a maggioranza gialla. La Sardegna passa da arancione a gialla, mentre Puglia, Sicilia e Umbria restano in arancione. Sebbene la situazione resti favorevole, aumentano le regioni a rischio. I contagi preoccupano, ma a incutere nuovo terrore è la diffusione delle diverse varianti: inglese, brasiliana e sudafricana. Bolzano e Perugia valutano la zona rossa.