Quando una regione diventa zona rossa, subentrano nuove restrizioni. Laddove non ci siano motivi validi nell’autocertificazione o nel caso in cui i dati personali dichiarati siano fasulli, si rischiano multe e reclusioni. Vige, quindi, l’obbligo di spostarsi esclusivamente per esigenze lavorative, di salute o per l’acquisto di beni di prima necessità. Invece, coloro che sono in isolamento non dovranno uscire di casa per alcun motivo.
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Cosa succede se i cittadini in zona rossa non rispettano le norme
All’interno della zona rossa è vietato ogni spostamento fuori regione, da un comune all’altro e all’interno del proprio comune di residenza. I movimenti sono autorizzati solo per comprovate esigenze lavorative, di salute o per situazioni di necessità come l’acquisto di beni necessari. Ciascuna di queste cause deve essere obbligatoriamente riportata nell’autocertificazione.
Per i trasgressori sono previste multe o, addirittura, la reclusione. Il mancato rispetto delle regole elencate nel Dpcm del 3 novembre può portare a sanzioni amministrative che vanno dai 400 ai 1000 euro. Ciò avviene se nelle autocertificazioni vengono indicate motivazioni di spostamento non concesse in zona rossa. Se la multa verrà pagata entro 5 giorni dall’emissione, sarà applicata una riduzione del 30% sulla cifra totale imposta.
Invece chi dichiara dati personali fasulli sull’autocertificazione rischia la reclusione in carcere da 1 a 6 anni. Questo accade perché si realizza il reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale (art. 495 del Codice penale). Nei casi in cui viene accertata la falsità del motivo dello spostamento, vi è l’applicazione del reato di falso (art. 483 del Codice penale). In questa situazione, si rischia la reclusione fino a 2 anni.
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Gli esercenti in zona rossa rischiano la chiusura dell’esercizio
- Sono sospese le attività in palestre, piscine, centri benessere e centri termali;
- Sono sospese le attività nelle sale giochi, scommesse, bingo, teatri, cinema, sale da concerto, sale da ballo e discoteche;
- Sono sospesi convegni e congressi in presenza, musei e mostre;
- L’accesso ai luoghi di culto e alle funzioni religiose è consentito solo in presenza di distanziamento sociale e con il divieto di assembramento.
In zona gialla, i negozi e i ristoranti possono aprire ai cittadini dalle 5 alle 18. In caso di violazione, c’è una sanzione minima di 400 euro.
In zona arancione i ristoranti sono chiusi, mentre in zona rossa sono sospesi anche alcuni esercizi al dettaglio. In caso di mancato rispetto delle norme in queste due zone, si rischia la chiusura dell’esercizio.
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Zona rossa: multe, violazioni e obblighi di isolamento
Coloro che non rispettano l’isolamento previsto in caso di positività al Covid-19 rischiano una multa di 400 euro. La multa è ridotta a 280 euro se pagata entro 5 giorni.