Finalmente la piccola diana potrà avere il suo funerale. La procura inquirente ha dato il nulla osta perché Diana Pifferi possa essere sepolta. Ma continuano le indagini, e alcune delle conclusioni a cui è arrivato il pm grazie agli elementi nuovi sono molto preoccupanti.
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Diana funerali: la procura
La madre, invece, resta in carcere. Le accuse a suo carico sono pesantissime. Omicidio volontario pluriaggravato. Le indagini del pm De Tommasi, coadiuvato da scientifica e Mobile, vedono la posizione della madre aggravarsi di ora in ora.
L’atto della Procura, dopo l’autopsia che si è svolta martedì, consente di fissare e celebrare le esequie. E nel frattempo, in attesa del deposito completo dell’autopsia, previsto entro sessanta giorni, iniziano a trapelare indiscrezioni.
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Diana funerali: La bambina è morta di stenti
La piccola, dunque, sarebbe morta solo il giorno prima del ritorno di Alessia Pifferi. L’esito completo dell’esame autoptico sarà disponibile per la procura non più tardi di due mesi, ma nel frattempo si attendono i prossimi esami.
Il primo giorno di agosto sono stati fissati, invece, gli accertamenti irripetibili sul contenuto del flaconcino di «En» ritrovato nell’appartamento. È necessario verificare che si tratti davvero di benzodiazepine. E soprattutto gli esami sul latte rimasto nel biberon. La procura vuole sapere se ci sono tracce del sedativo, che la madre potrebbe aver messo. E soprattutto verificare se il Dna della bimba sia sul beccuccio del biberon.
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Diana funerali: la madre
Gli avvocati Marchignoli e D’Auria, del foro di Milano, assistono e difendono la donna. “Piange per la figlia ma è confusa, smarrita e non riesce a spiegarsi né a spiegare quello che è successo”, hanno dichiarato.
“Ci ha chiesto di poter andare al funerale della figlia, non rendendosi conto che non potrà partecipare”. Le legali della donna hanno chiesto di effettuare due perizie sulla Pifferi. Una da parte di un neurologo e una da parte di uno psichiatra. E nel frattempo, hanno privatamente incaricato uno psicologo e un esperto di biologia clinica di esaminare la loro assistita in carcere.