Il Coronavirus si abbatte sugli animali: migliaia di abbandoni per paura contagio

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Il panico da Covid-19 regna sovrano in Italia. La paura di un possibile contagio ora diventa motivo di abbandono di cani e altri animali. Molti pensano infatti che i nostri amici a quattro zampe possano prendere il Coronavirus e trasmetterlo agli umani. Il fenomeno in questo periodo ha conosciuto una notevole, triste impennata. Nei cento canili monitorati dall’associazione italiana Difesa Animali e Ambiente sono entrati quasi duemila cani in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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Coronavirus e abbandono animali: la denuncia delle associazioni

animali coronavirusLa denuncia arriva dall’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) e da Legambiente. I dati raccolti evidenziano un numero crescente di abbandoni da quando c’è l’emergenza sanitaria. Quasi tutte le persone che hanno portato i propri cani in canile sostengono di non poterli più gestire a causa del coronavirus o per altre malattie dei proprietari. Il dato complessivo sull’abbandono in questi primi giorni è incrementato di circa 30 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si è passati da 7.000 a circa 9.000 nuove entrate in canile in venti giorni.

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Cani e gatti sono a rischio COVID-19?

animali coronavirusLa notizia di un cucciolo di cane messo in quarantena per caso sospetto di COVID-19 ha contribuito ad alimentare la psicosi. Nessun cane è risultato positivo ai test. Al momento, spiegano gli esperti, non ci sono prove che gli animali da compagnia possano essere positivi al coronavirus.

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Campagna di sensibilizzazione

Il Ministero della Salute ha avviato una campagna di comunicazione contro gli abbandoni.                                          “Vogliamo sensibilizzare le persone affermando che non sono gli animali a essere portatori del virus, anzi. Bisogna volergli ancora più bene. In questo periodo così difficile loro sapranno tenervi compagnia affermano le associazioni animaliste impegnate per arginare un’altra conseguenza dell’epidemia.                                                                                            I volontari che si occupano di cani e gatti in canili e colonie feline potranno continuare la loro attività, con le dovute misure di sicurezza. Il servizio che gestiscono infatti rientra tra i servizi di pubblica necessità previsti dalla normativa veterinaria.

Non sono sospese le adozioni di animali nei rifugi. A garantirlo, dice Enpa, è il Ministero della Salute. L’adozione in ogni caso rimane sottoposta ai vincoli di spostamento e nel rispetto delle precauzioni da osservare.

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Animali non sono un veicolo di diffusione del virus

animali coronavirusGli amici a quattro zampe dunque non sono fonte di contagio. A chiarirlo sono stati direttamente l’Istituto superiore della Sanità (Iss) e il ministero della Salute. Smentite le bufale che circolano in rete sull’argomento. I proprietari di cani, gatti e altri animali domestici possono stare tranquilli.                             

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC) invita quindi tutti i proprietari a non farsi prendere dal panico o da paure irrazionali che non hanno alcun fondamento scientifico.Â